Avellino – Monterosi 0 – 2, i Biancoverdi hanno toccato il fondo: salvano la categoria solo grazie alla pochezza degli altri

Avellino – Monterosi 0 – 2

Avellino: Pane, Rizzo (dal 56’ Ricciardi), Benedetti, Sottini, Tito, Dall’Oglio (dal 67’ Garetto), Casarini, Maisto, Di Gaudio (dall’85’ Tounkara), Gambale, Marconi (dal 67’ Trotta). A disposizione: Marcone, Pizzella, Moretti, Auriletto, Mazzocco, Nkosi, Fusco. All.: Massimo Rastelli.

Monterosi: Forte, Piroli, Giordani, Tartaglia, Bittante, Santoro (dal 77’ Gasperi), Parlati, Di Renzo, Carlini (dal 92’ Lipani), Costantino (dal 77’ Della Pietra), Vitali (dall’85’ Tonin). A disposizione: Alìa, Basile, Borri, Burgio, Rossi, Di Francesco, Di Paolantonio, Tolomello. All.: Leonardo Menichini.

Arbitro: Leonardo Mastrodomenico di Matera. Assistenti: Davide Fedele ed Emanuele Bracaccini. Q.u.: Gabriele Totaro di Lecce.

Marcatori: al 47′ e al 66′ Costantino (M).

Ammoniti: Benedetti, Rizzo, Santoro (M), Tartaglia (M). Rec.: 0′ pt; 5′ st.

Con quest’ultima sconfitta interna contro il Monterosi, i Lupi hanno messo la “ciliegina sulla torta” ad un campionato disastroso, ignobile, indecoroso, probabilmente il peggiore degli ultimi 60 anni, almeno a considerare il rapporto costo-benefici nel rendimento della rosa dell’Avellino.

Nelle ultime sei gare di campionato i Biancoverdi hanno ottenuto un solo miserrimo punto, e ben cinque sconfitte, di cui quattro nelle ultime quattro della stagione. Alla fine, se l’Avellino è riuscito ad evitare il play out è stato solo e soltanto per la imbarazzante pochezza delle retrocedende.

Anche quest’oggi, al cospetto del Monterosi, umile compagine alla disperata ricerca di punti salvezza, i ragazzi di Rastelli hanno offerto l’ennesima prestazione pietosa, indegna dei commoventi tifosi biancoverdi accorsi al Partenio-Lombardi.

Se nel primo tempo hanno svolto un semplice compitino, senza fare granchè, nella ripresa i Lupi sono andati letteralmente in bambola, subendo due gol da un centravanti di vaglia come Costantino (di origini irpine!). La squadra di Rastelli è stata addirittura irritante nel suo insulso e stucchevole tentativo di prendere d’assedio la trequarti avversaria, sempre ben presidiata dall’organizzatissima compagine laziale.

Insomma, ennesimo squallore tecnico, davvero insospettabile per una squadra che avrebbe dovuto inseguire ben altri obiettivi, atteso l’abnorme costo complessivo di una rosa messa su, n maniera sciagurata dal direttore sportivo Enzo De Vito, e messa in campo anche peggio da un Rastelli irriconoscibile, se paragonato a quel brillante tecnico che dieci anni orsono condusse i Lupi alla promozione in serie B.

Ma se il campo ha chiuso i battenti in maniera indegna, la proprietà biancoverde ha fatto ancora peggio, sottraendosi, con una decisione incomprensibile, ed inammissibile sul piano della comunicazione, alla conferenza post partita. Ci saremmo aspettati almeno un comunicato ufficiale di scuse rivolte ai tifosi per questo indecoroso campionato. Invece la famiglia D’Agostino ha inteso sottrarsi a qualsiasi assunzione di responsabilità, affidandosi a poche fredde righe che annunciano un silenzio stampa addirittura di dieci giorni.

Insomma, un maldestro “tentativo di fuga”, che non depone certamente bene per l’immagine della proprietà.

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