Avellino, notte da incubo in Via De Concilii: il Sindaco lancia cori da ultrà deturpando l’immagine ed il buon nome di un popolo intero

Quel che è accaduto ieri sera in via De Concilii forse poteva essere vissuto solo nel peggiore degli incubi notturni da parte di persone dotate di normali capacità intellettive. Invece è stato tutto (sur)reale, nella sua assurdità ed inammissibilità: il Sindaco Festa, cioè il Primo Cittadino di Avellino, colui che, da massima autorità sanitaria comunale, avrebbe dovuto fare in modo di garantire livelli di sicurezza in tempi di coronavirus, nel bel mezzo della movida del sabato sera, si è messo a fare il capo ultrà, dando vita a cori da stadio, e dando la stura ad espressioni, da parte di centinaia di giovani che gli facevano da platea delirante, verso altre figure istituzionali regionali assolutamente non edificanti. Per non parlare dei pericolosissimi ed incresciosi assembramenti che sono sorti automaticamente, attorno all’ineffabile Sindaco avellinese.

Quanto accaduto ieri sera, ripreso con video dagli astanti ubriachi di folle entusiasmo (che questo giornale, per carità di patria, non intende pubblicare), ci sembra non solo di una gravità inaudita, ma anche uno dei momenti più bassi della storia cittadina, una macchia indelebile del decoro, della dignità e del buon nome di un popolo intero.

Senza voler entrare in alcun modo nella polemica politica spicciola (che non è mai stata nello stile e nella linea editoriale del nostro giornale, tanto che la redazione non si occupa quasi mai di cronaca politica. privilegiando maggiormente notizie ed argomenti di natura culturale e sportiva), ci pare doveroso e sacrosanto avanzare la richiesta al Primo Cittadino di Avellino di assumere con coraggio, in un plausibile rigurgito di civica dignità, la decisione di dimettersi dalla carica di Sindaco.

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