Avellino – Pescara 1 – 0, i Lupi chiudono l’anno in bellezza, ma occorrono diversi rinforzi per risalire la china
Avellino – Pescara 1 – 0
Avellino: Pane, Ricciardi (dal 46’ Rizzo), Moretti (dal 72’ Illanes), Aya, Tito, Dall’Oglio (dal 68’ Casarini), Matera (dall’83’ Garetto), Maisto, Kanouté, Trotta (dal 72’ Zanandrea), Russo. A disposizione: Marcone, Pizzella, Scognamiglio, Auriletto, Ceccarelli, Di Gaudio, Micovschi, Fusco. All.: Massimo Rastelli.
Pescara: Sommariva, Crescenzi, Brosco, Boben, Milani, Gyabuaa (dal 72’ Vergani), Aloi (dall’85’ Delle Monache), Mora, Cuppone (dal 46’ Kolaj), Desogus, Tupta (dall’85’ Lescano). A disposizione: D’Aniello, Barretta, Cancellotti, D’Aloia, De Marino, Crecco, Ingrosso, Saccani, Germinario. All.: Alberto Colombo.
Arbitro: Marco Emmanuele di Pisa. Assistenti: Roberto Allocco e Stefano Franco. Q.u.: E.F. Cavaliere.
Marcatore: all’8′ Kanoute.
Ammoniti: Boben (P); Ricciardi, Matera e Vergani (P). Rec.: 1′ pt; 5′ st.
I Lupi chiudono nel migliore dei modi il 2023, battendo il quotato Pescara di mister Colombo. La compagine abruzzese, sebbene non stia attraversando un buon periodo, resta pur sempre la terza forza del campionato, ed il successo dei ragazzi di Rastelli è senz’altro una nota di merito, soprattutto per una compagine che fino a qualche settimana fa navigava nei bassifondi della classifica.
L’Avellino si presentava al cospetto dei forti abruzzesi con alcune assenze importanti e con diversi elementi non al meglio perchè reduci dall’influenza. Eppure il deficit di forma fisico-atletica in campo non si è avvertito per nulla, anzi i Biancoverdi hanno giocato un match tutto cuore e generosità.
Il Pescara, giunto in Irpinia deciso ad invertire il trend di risultati piuttosto negativo, ha affrontato l’Avellino a viso aperto, impostando una tattica tutt’altro che rinunciataria, Ma quest’atteggiamento offensivo degli Abruzzesi, che giocavano con una difesa fin troppo alta, ha prestato il fianco alle rapide ripartenze dei Lupi, che hanno finito con il creare diversi grattacapi al pacchetto arretrato avversario.
Dopo soli 8′ i Lupi sono passati in vantaggio grazie ad un gran lancio dalla propria metà campo di Aya, che ha visto la difesa biancazzurra piuttosto sbilanciata in avanti ed ha servito alla perfezione Kanoute, che, involatosi sul filo del fuorigioco, non solo ha preceduto e superato con un ottimo dribbling l’incerto portiere pescarese, ma ha anche infilato lo specchio della porta da posizione alquanto defilata sulla destra.
I Lupi, sulle ali dell’entusiasmo per il vantaggio conseguito, hanno addirittura avanzato di una ventina di metri il proprio baricentro, prendendo a presidiare con una certa insistenza la trequarti avversaria. Il Pescara, specie nel primo tempo ha stentato non poco in fase offensiva, anche se in un paio di occasioni sotto la porta di Pane, gli ospiti sono andati vicinissimi al gol del pari.
La ripresa non è stata avara di bel gioco, con entrambe le contendenti che non hanno mai smesso di tentare di concludere a rete. La difesa ballerina degli ospiti ha consentito in alcune circostanze ai Biancoverdi di portarsi minacciosamente nell’area pescarese, ma Maisto, Kanoute e Russo sono stati poco precisi nelle conclusioni. Nella parte finale del match è salito in cattedra il portiere biancoverde che ha negato il gol del pari agli Abruzzesi in almeno un paio di circostanze.
E così i Lupi sono riusciti a portare a casa altri tre punti preziosissimi per cercare di risalire in fretta la china di una classifica, che ora (dopo 14 punti nelle ultime sei gare) comincia davvero a sorridere. Ora, approfittando della lunga sosta del campionato, che riprenderà solo l’8 gennaio 2023, la società biancoverde dovrà darsi da fare per cercare sul mercato di riparazione, già agli inizi del mese prossimo, i calciatori che servono a mister Rastelli, per rendere davvero competitivo questo Avellino, anche in chiave play off.
Ma perchè si arrivi a parlare di una compagine biancoverde che possa nutrire ambizioni nella post season, occorrerà portare all’ombra del Partenio-Lombardi almeno quattro o cinque pedine che consentano ai Lupi di fare il definitivo salto di qualità.