Avellino, prevenire è meglio che abbattere: le associazioni ambientaliste chiedono un incontro con il Sindaco

Con enorme dispiacere e rabbia accogliamo la notizia dell’abbattimento del primo albero monumentale della città di Avellino, censito due anni fa e oggi ridotto in brandelli dopo circa 150 anni di vita.

Visto quanto successo, il nostro timore si estende agli altri alberi monumentali della città e a quelli che sono al vaglio della Commissione regionale. Ad esempio, il pioppo di Piazza Lanzilli, che ci ha visti difenderlo da un’idea di distruzione, continua a essere ignorato, nonostante il suo riconoscimento da parte della Commissione regionale e della successiva ratifica ministeriale. A oggi questo patriarca non ha ancora ricevuto le dovute attenzioni, essendo circondato dal cemento.

Stessa situazione per gli alberi di Viale Italia, che con regolarità vengono abbattuti in nome di una malattia che viene erroneamente ritenuta incontrollabile (cancro colorato), la cui causa è invece da ricercarsi nella gestione del verde cittadino, che di fatto ne rappresenta una delle principali ragioni di diffusione.

La qualità di tale gestione è sotto gli occhi di tutti: generalmente l’unica soluzione ai molteplici e differenti problemi delle piante consiste nell’abbattimento. Riteniamo che a nulla serva piantare nuovi e giovanissimi esemplari se poi non seguono le dovute cure.

Molti sono gli abbattimenti previsti sul territorio cittadino: segnaliamo in particolare quelli sul torrente Fenestrelle, che in barba a un’idea di parco urbano, comporteranno la distruzione della vegetazione ripariale, un habitat che andrebbe protetto quale corridoio ecologico che travalica l’ambito comunale.

Da sottolineare anche lo stato di salute di diversi cedri del Libano di Parco Di Nunnoin Piazza Kennedy: alcuni sono ormai sofferenti e aspettano solo di essere abbattuti. Ancora una volta alle problematiche delle piante si risponde in unico modo: “abbattere”, anche quando questa non è l’unica soluzione.

Un appunto va fatto anche alle “disinvolte” autorizzazioni di abbattimento rilasciate ai privati cittadini, in virtù di interpretazioni comunali discutibili del regolamento del verde urbano, che spesso non tengono conto della necessità di favorire la conservazione dei luoghi.

Di fronte a queste azioni che minano quotidianamente l’integrità del verde della città di Avellino, le associazioni chiedono un incontro al primo cittadino, anche e soprattutto in qualità di garante di quel mondo ambientalista che egli ha rappresentato e che crediamo voglia ancora rappresentare. Lo scopo di questa richiesta è confrontarci in maniera costruttiva sui tanti temi del verde urbano, con particolare riferimento alla salvaguardia dei platani monumentali della Villa Comunale, al futuro di quello che fu il viale alberato di Viale Italia, alla gestione dei patriarchi verdi della città e al ruolo della consulta del verde e delle associazioni ambientaliste eventualmente coinvolte.

Elenco delle associazioni firmatarie:

Ambiente e/è Vita – sez. provinciale Avellino

Amici della Terra – sez. Irpinia

Associazione Italiana Wilderness – sez. Hirpus

Associazione Naturalistica Monti Picentini

MoVimento Verde Irpinia

RAMI – Registro degli Alberi Monumentali Italiani

Salviamo la valle del Sabato

SOS Natura

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