Avellino, sabato 10 ottobre alla Casina del Principe inaugurazione della collezione di oggetti d’arte: “Il Cosmo di Anita”
Sarà inaugurata sabato 10 ottobre 2015 alle 18.30, presso la BE FOOD GALLERY, in Corso Umberto I° 215 ad Avellino, la collezione di oggetti d’arte dell’eccentrica designer e architetto Anita Trotta.
Scrive Darwin Mervoglino del suo lavoro:
“Alcuni lavori creativi sembrano fondati sull’arte del “ levare “ . La scultura , ad esempio , consente l’emersione di una forma dal materiale grezzo attraverso un lavoro che sembra togliere il superfluo .Altre espressioni artistiche appaiono invece da un’arte che chiamerei “ del costruire “ . La vestizione degli oggetti e la loro trasformazione in qualcosa di soggettivo puo’ esserne un esempio. Altre volte ancora , il gesto creativo sembra debordare dall’individuo , esprimersi attraverso l’aggressione del colore sulla tela in modo piu’ irruento . In tutti i casi , comunque , qualcosa si impone al nostro sguardo . Ma cosa? Credo che resteremmo delusi se pensassimo che cio’ che vediamo siano degli oggetti reali . Quel che percepiamo del mondo esterno è modellato su noi stessi . Il gesto creativo smaschera “ l’inganno della percezione “ rivelando un terzo spazio dell’esperienza umana , quell’area transizionale che la psicoanalisi , con Winnicott , ha tentato di mostrarci : uno spazio intermedio tra la realtà esterna e il nostro mondo interiore , uno spazio fondamentale che ci consente il vivere e non soltanto l’esistere . In questo luogo che è contemporaneamente dentro e fuori di noi , si realizza effettivamente la nostra vita , nel gioco infinito tra se’ e non se’ che trova la sua espressione nel gesto creativo . In esso prendono forma i desideri consci e inconsci dell’artista , che sono suoi propri , ma rispecchiano in parte i desideri di tutti . La capacità dell’artista di produrre un lavoro non è poi così diversa dalla capacità di un bambino di realizzare un gioco , che presuppone l’accettazione del paradosso : come per il bambino la sua bambola è contemporaneamente qualcosa di animato ed un semplice pezzo di stoffa , così per l’artista la propria opera è allo stesso tempo un oggetto esterno e un’espressione di sé . Resta da chiedersi : e per chi guarda ? Credo che la risposta si possa forse trovare nella ricerca dei luoghi di condivisione del desiderio , in cui c’è qualcuno che desidera mostrare qualcosa di sé e qualcun ‘altro che desidera conoscere questo qualcosa , per farlo anche suo o per rigettarlo . Il risultato , a volte , sarà l’espressione del desiderio di entrambi . Domandiamoci , dunque : si troveranno luoghi di desiderio da condividere ?”
La mostra è visitabile dal venerdì alla domenica, dalle 18,00 alle 22,00.
Gli altri giorni e i festivi per appuntamento.