Avellino – Spezia 1 – 0, dopo Brescia i Lupi perdono anche in casa: è davvero un periodo nero

Avellino – Spezia   0 – 1

 

Avellino: Frattali, Pisano (dal 1′ st. Nica), Jidayi, Biraschi, Visconti, Arini (dal 31′ st. Sbaffo), Paghera, Gavazzi, Bastién (dal 17′ st. Tavano), Mokulu, Castaldo. A disposizione:  Offredi, Pucino, Joao Silva, D’Attilio, Chiosa, Migliorini. All. Tesser.

Spezia: Chichizola, De Col, Valentini, Terzi, Migliore, Pulzetti, Errasti, Sciaudone (dal 26′ st. Postigo), Piccolo (dal 32′ st. Nené), Calaiò, Acampora (dal 41′ st. Vignali). A disposizione: Sluga, Juande, Kvrzic, Ciurria, Misic, Tamas. All. Di Carlo.

Arbitro: Daniele Chiffi di Padova.
Assistenti: Stefano Liberti di Pisa e Giuseppe Borzomì di Torino. Quarto uomo: Federico Marchetti di Ostia Lido.

Marcatori: 3′ st. Acampora (S).

Ammoniti: 14′ st. Sciaudone (S), 24′ st. Gavazzi. Corner: 13-1. Rec.: 0′ pt., 3′ st.

 

 

Dopo la brutta sconfitta di Brescia, i Lupi perdono anche in casa contro lo Spezia. E così, dopo che gli Spezzini riescono a spezzare anche il tabù della vittoria in terra irpina, si chiude nel peggiore dei modi il trittico di impegni dei Lupi in sette giorni.

Un match che è finito male anche per le tante occasioni che i ragazzi di Tesser hanno sciupato nel primo tempo, quando non hanno saputo sfruttare, in almeno tre cirostanze, palle-gol limpide, con Mokulu (che ha scheggiato anche la traversa) e con Castaldo. Sì, è vero che, come successo già al Rigamonti, i Lupi hanno comandato le operazioni di gioco nell’intero primo tempo, ma non sono riusciti a passare. Gli spezzini si sono fatti vedere dalle parti di Frattali soltanto sul finire della prima frazione di gara, ma prima il pipelet romano e poi un tiro a lato di Calajò hanno lasciato il risultato ad occhiali al termine dei primi 45′.

La ripresa ha visto il gol a freddo degli ospiti, che (al 3′) hanno profittato di un “allegro” posizionamento del pacchetto difensivo biancoverde, e sono riusciti ad infilare (con un diagonale di sinistro di Acampora nell’angolino sinistro della porta di Frattali) un vantaggio fino a quel momento immeritato. I Lupi colpiti psicologicamente da quel gol inatteso, non sono riusciti ad organizzare una reazione costruttiva e, pur portandosi costantemente nella trequarti avversaria, non sono stati capaci di creare occasioni di rilievo, anche perchè la squadra di Di Carlo ha fatto una fase di non possesso assai attenta.

Tesser, che ad inizio ripresa aveva già provveduto ad avvicendare l’infortunato Pisano con Nica (che anche quest’oggi si è mostrato alquanto distratto e deconcentrato), ha effettuato un cambio tattico al 17′ con Tavano in luogo di un evanescente ed anche deleterio Bastien. Ma sia questa sostituzione che quella, a nostro avviso assai tardiva, nell’ultimo quarto d’ora di gara, di uno spento Arini con Sbaffo (forse l’unico che avrebbe meritato una chance dal primo minuto nella sua veste di trequartista autentico) non hanno cavato il classico ragno dal buco. L’Avellino ha continuato a fare tanta confusione a centrocampo e la proposizione del gioco offensivo ha continuato a latitare. Ciò che non è mancato è stato il solito possesso palla, che, siccome non è stato suffragato da azioni incisive negli ultimi venti metri, è risultato sterile e improduttivo, benchè il numero dei calci d’angolo a favore dei Lupi, possa far credere a qualcosa di buono.

L’Avellino, perde, così, un altro tram, sicuramente uno degli ultimissimi, per cercare di rientrare nella lotta per i play off, che ora si allontanano quasi irrimediabilmente.

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