Avellino, stop alle auto: i Commercianti chiedono un incontro con il Sindaco per discutere di eventuali modifiche all’isola pedonale del Corso V.E.
Commercianti sul piede di guerra per il blocco alla circolazione delle auto più vecchie, entrato in vigore da pochi giorni. A detta dell’Associazione Imprenditori Irpini di Avellino della Confesercenti, l’ordinanza dell’amministrazione comunale è destinata, come in passato quella che istituì le targhe alterne, a non incidere in maniera significativa sull’emergenza ambientale.
L’unico risultato prodotto è una totale confusione per i cittadini di Avellino e della provincia e un definitivo colpo di grazia al commercio già penalizzato dalla crisi economica e dagli infiniti cantieri aperti in centro, come quelli del Tunnel e di Piazza Castello.
“In prima battuta chiediamo al sindaco di ridurre il periodo previsto, un mese è davvero eccessivo”, precisa il direttore dell’associazione Antonello Tarantino.
In caso di ulteriori silenzi dell’amministrazione e di mancata convocazione in Comune di un tavolo di settore, l’associazione guidata da Baldovino Moscariello è pronta a mettere in campo nuove iniziative di protesta per tutelare al meglio i commercianti e il commercio, da sempre settore di riferimento dell’economia locale.
L’associazione chiede infatti un confronto immediato al sindaco e alla giunta comunale anche per proporre delle prime soluzioni in grado di incidere positivamente sul traffico in città. L’obiettivo è rivedere il piano viabilità cittadino, a partire dalla maxi-isola pedonale del Corso, “sicuramente sovradimensionata per una città come Avellino. Basti pensare al lungo periodo invernale o, anche in estate, quando resta deserta per buona parte della giornata. Noi crediamo che vada gestita diversamente, magari aprendo alla regolare circolazione delle auto in alcune ore della giornata. Ne beneficerebbero i cittadini e le attività commerciali del centro”, precisa Tarantino.
Secondo l’associazione sarebbe inoltre opportuno prevedere degli attraversamenti lungo il Corso, in modo da agevolare la circolazione delle auto e decongestionare il traffico che si concentra inevitabilmente nelle aree limitrofe. In particolare, bisognerebbe iniziare da via Matteotti, l’unica strada del Corso aperta alla circolazione delle auto. “Sarebbero opportuno regolamentare la circolazione, magari con un semaforo. Proprio perché è l’unica zona del Corso in cui le auto possono transitare, può diventare pericolosa per i pedoni e gli stessi automobilisti”, aggiunge Tarantino.
L’associazione immagina almeno altri due attraversamenti: il primo riguarda il tratto di Piazza Libertà che collega piazza Garibaldi con via De Sanctis, e quindi l’inizio di Corso Europa. Così come sarebbe opportuno consentire la circolazione delle auto anche da via Malta, la strada che fiancheggia la Chiesa del Rosario, fino a via Dalmazia. “Il problema dell’inquinamento non si risolve con questi interventi tampone, ma organizzando meglio la circolazione in città. Quest’amministrazione – incalza Tarantino – continua a ignorare l’emergenza cantieri che vive da decenni la nostra comunità. Non è possibile consentire la circolazione solo in strade strette e lasciare chiuse al traffico quelle più larghe che potrebbero decongestionare il traffico soprattutto negli orari più critici”.