Avellino – Torres 3 – 1, i Lupi si sbarazzano dei Sardi ed agganciano la vetta: ora la promozione non è più un miraggio
Avellino – Torres 3 – 1
Avellino: Viscovo, Betti, Morero, Dionisi, Parisi, Tribuzzi, Matute (dall’85′ Buono), Di Paolantonio, Da Dalt (dal 74′ Ciotola), Sforzini (dal 65′ Alfageme), De Vena (dal 79′ Gerbaudo). A disposizione: Lagomarsini, Mentana, Carbonelli, Omohonria, Dondoni. All.: Bucaro.
Torres: Cancelli, Peana, Romeo, Lazazzera (dal 68′ Piriottu), D’Alessandro (dal 77′ Minutolo), Bianco, Piga (dall’80′ Lauria), Pinna, Demartis (dall’88′ Decarolis), Sarritzu (dal 59′ Camilli), Salata. A disposizione: De Pietto, Piana, Saba, Spinola. All.: Riolfo.
Arbitro: Cavaliere di Paola. Assistenti: De Vellis di Frosinone e Rocca di Isernia.
Marcatori: al 3′ Demartis, al 9′ De Vena, al 60′ Tribuzzi, al 77′ Ciotola.
Espulso: Pinna (T) al 72′ per doppio giallo. Ammoniti: Betti, Di Paolantonio, Parisi. Ang.: 12-2. Rec.: 2′ pt e 6′ st.
I Lupi, non senza fatica, si sbarazzano della Torres e, grazie allo stop imposto dal Budoni al Lanusei, agganciano la vetta a novanta minuti dalla stagione regolare. Tutto secondo quanto sperato dai tifosi biancoverdi, che, per la verità, stavano anche realizzando un sogno ancora più grande (la vetta della classifica da soli), ma il gol della capolista Lanusei, che al 94′ ha pareggiato i conti con gli altri cugini sardi, ha lasciato all’Avellino “soltanto” l’aggancio al primo posto. Dunque, alla 37esima giornata i ragazzi Bucaro riescono a coronare il loro fantastico inseguimento alla battistrada Lanusei, durato l’intero girone di ritorno, e che ad un certo punto era diventato un vero e proprio miraggio, considerato che Morero e compagni erano attardati di ben dieci lunghezze.
Eppure, c’è da dire, che la penultima gara di campionato (l’ultima tra le mura amiche) si era messa davvero male per i Lupi, che avevano, inopinatamente, subito il gol della Torres, ad opera di capitan Demartis, dopo soli tre giri di lancette dal fischio d’inizio. Ma quest’oggi la posta in palio era eccezionalmente importante per non riuscire ad acciuffare tre punti fondamentali per aspirare al coronamento di un sogno da parte degli uomini di Bucaro, che, infatti, sono ripartiti, con ancor maggiore cattiveria e determinazione. Correva il 9′ allorquando Da Dalt dalla sinistra mette un cross per la testa di Tribuzzi, che a sua volta fa da torre per De Vena, che sotto misura mette il sigillo al pareggio biancoverde.
L’Avellino, sull’onda lunga del gol realizzato, prendeva a cingere d’assedio la trequarti sarda, ma era un “fuoco di paglia” perchè la compagine sassarese si mostrava combattiva e reattiva, e riprendeva a fare la propria gara a viso aperto. E la cronaca della prima frazione di gioco, restituiva una Torres che si proiettava con meritevole convinzione e frequenza nella metà campo avellinese, e riusciva a portare due insidie davvero clamorose con altrettanti pali, che per un niente non si trasformavano nel nuovo vantaggio rossoblu. Ad onor del vero, era pur sempre l’Avellino a fare la gara, tanto che i Lupi, tra un legno ed un altro degli ospiti, ne colpivano uno anch’essi, con De Vena. La prima metà di questo match fondamentale per i Lupi andava in archivio con un pareggio tra luci ed ombre.
L’avvio della ripresa non tradiva le attese dei tanti tifosi biancoverdi sugli spalti del Partenio-Lombardi. I Lupi mostravano grande personalità e consapevolezza e aumentavano a dismisura l’intensità della propria azione offensiva, che sfociava nel gol del sorpasso allo scoccare dell’ora di gioco: punizione dai venti metri battuta con un mancino violento da parte di De Vena, il portiere sardo respingeva alla meno peggio, la sfera finiva dalle parti di Tribuzzi che, con un destro al volo di grande precisione metteva dentro alla destra del pipelet ospite.
Dopo il tanto sospirato vantaggio, l’attacco biancoverde non si fermava e, soprattutto con Tribuzzi, scatenato, metteva più volte in difficoltà la retroguardia sarda. Proprio l’ex Latina, al 72′, saltava per l’ennesima volta il suo controllore, che non poteva fare altro che stenderlo. Il giovane difensore sardo, già ammonito nel primo tempo, si beccava il secondo, sacrosanto, giallo che costringeva la Torres a giocare l’ultimo quarto di gara in inferiorità numerica. L’ingresso in campo di Ciotola per un esausto Da Dalt, determinava la definitiva resa della compagine sarda, che, proprio per opera del 35enne esterno d’attacco beneventano, capitolava per la terza volta. Il doppio vantaggio biancoverde poneva fine anzitempo al match, nel tripudio della tifoseria avellinese, entusiasta per la vetta ritrovata.
A novanta minuti dalla chiusura della stagione regolare, dunque, il destino (leggasi promozione in Lega Pro) è tornato finalmente nelle mani, anzi nei piedi dei Lupi.