Avellino -Turris 0 – 0, brutta involuzione per i Lupi che non sanno più vincere

Avellino – Turris 0 – 0

Avellino: Ghidotti, Cionek (dal 67’ Tito), Rigione, Mulé, Cancellotti, Varela (dal 71’ Maisto), Palmiero (dall’87’ Pezzella), Armellino, Ricciardi, Patierno, Marconi (dal 71’ Gori). A disposizione: Pane, Pizzella, Benedetti, Falbo, Sannipoli, Casarini, Dall’Oglio, D’Angelo, Fusco. All. Michele Pazienza.

Turris: Fasolino, Maestrelli (dal 79’ Cocetta), Esempio, Frascatore, Cum, Franco, Matera (dal 65’ Scaccabarozzi), Burgio (dal 79’ Contessa), Nocerino (dal 79’ Pugliese), De Felice (dal 79’ Maniero), Giannone. A disposizione: Iuliano, Pagno, Miceli, Guida, Pavone, Rizzo, Onda. All. Bruno Caneo.

Arbitro: Mattia Caldera di Como.

Il match interno contro la Turris si chiude con un’altra amara delusione per i Lupi, che non sanno più vincere. Anche al cospetto di una squadra corallina apparsa ai più assai abbordabile, la squadra di Pazienza non è stata capace di andare al di là di un miserrimo pari, che fa allontanare ulteriormente l’Avellino dalla prima posizione, distante ora addirittura otto punti. Tanti, quanti ne ha esattamente perso la compagine irpina negli tre incontri, di cui ben due casalinghi, e contro avversari di certo non insormontabili.
C’è da dire, ad onor del vero, che, almeno, in quest’ultimo match Armellino e soci hanno portato diverse insidie alla retroguardia dei Torresi, ma è mancata clamorosamente la stoccata vincente, sia da parte di Marconi che di Patierno, che hanno peccato di decisione e precisione sotto porta.
Pazienza non ci pare esente da colpe per questa mancata vittoria, che è figlia anche di scelte non proprio felici sul piano tattico. Il tecnico pugliese, che non si smuove pervicacemente da questo suo stucchevole 3-5-2, non ha saputo apportare i correttivi giusti alla sua formazione, che pure si giovava di alcuni rientri importanti, in special modo nel pacchetto arretrato, con i rientri di Cionek e Rigione.
Dopo un primo tempo in cui i Lupi si sono divorati un paaio di occasioni molto favorevoli per sbloccare la gara, nella ripresa ci si attendeva un cambio di marcia ed intensificazione della manovra offensiva da parte dei Lupi, che però non c’è stata, o per lo meno non è venuta fiori in maniera evidente e determinante.
Mister Pazienza ha effettuato solo cambi ruolo per ruolo, senza stravolgere minimamente l’assetto di gioco iniziale, pur avendo in panchina uomini che potessero servire in maniera fattiva ad un cambio di sistema. L’ex tecnico del Cerignola forse non ha avuto il coraggio giusto per proporre un atteggiamento tattico ancor più propositivo di quello visto nella prima frazione di gioco, tanto che anche nel secondo tempo ha voluto continuare con i tre difensori bloccati dietro. E ciò ha continuato a danneggiare la fase di proposizione, carente sul piano strutturale perchè il centrocampo avellinese ancora una volta ha patito la superiore vivacità degli avversari.
E’ vero nel deludente pareggio interno molto ha inciso anche la sfortuna, ma i Lupi hanno sbagliato parecchio per poter pensare che sia stata solo responsabilità della dea bendata.
Il misero punto rimediato questa sera al Partenio-Lombardi sa tanto di sconfitta, specie se si considera che ormai la Juve Stabia (che non può più essere considerata una meteora, atteso che anche il Benevento è stato sconfitto dalle Vespe) sta prendendo il largo, ed è adesso a più otto sui Lupi.
Insomma, dopo quest’ennesima battuta d’arresto, si stanno facendo sempre più concreti i fantasmi di una nuova stagione deludente per i tifosi biancoverdi.

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