Avellino – Turris 3 – 1, altra vittoria per i Lupi ma mai un pomeriggio tranquillo……
Avellino – Turris 3 – 1
Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Rigione, Cionek, Frascatore, De Cristofaro (dall’83’ Armellino), Palmiero (dal 55’ Palumbo), Panico (dal 55’ Redan), Sounas (dal 75’ Rocca), Russo (dal 75’ Tribuzzi), Lescano. All. Biancolino. A disposizione: Guarnieri, Marson, Todisco, Rocca, Cagnano, Manzi.
Turris: Iuliano, Boli (dal 93′ Garofalo), Castellano, Desiato, Parodi (dal 90′ Cavallaro), Sabatino (dal 74’ Imparato), Morrone, Pugliese, Armiento (dal 90′ Pisacane), Porro, Nocerino. All. Forziati. A disposizione: Suppa, Fallani, Giglio, Casacchia.
Arbitro: Gabriele Sacchi di Macerata.
Marcatori: al 1’ Lescano, al 48′ Armiento (T), al 66’ Lescano, al 77’ Tribuzzi.
I Lupi archiviano la pratica Turris non senza qualche titubanza e timore di troppo. E sì, perchè i Lupi hanno offerto una prova solo parzialmente convincente anche in questa partita che poteva considerarsi una sorta di “amichevole”, sia per la pericolosa spada di Damocle dell’incerto futuro dei Corallini (che potrebbero anche non terminare il campionato, per via di un’eventuale esclusione per inadempienze regolamentari, che cancellerebbe automaticamente tutte le gare disputate dalla Turris), sia per la relativa consistenza tecnica degli avversari odierni, privi di diversi calciatori titolari.
Biancolino decide di lasciare inizialmente fuori dalla contesa lo scalpitante e talentuoso Palumbo, a favore di Palmiero, adombrando una sorta di dualismo che a noi parrebbe deleterio ed autolesionistico. Infatti, il primo tempo di positivo ha prodotto solo il fulmineo gol dell’ultimo arrivato Lescano, a fronte di una proposta offensiva dei Biancoverdi non proprio produttiva e abbastanza farraginosa, anche per via di un centrocampo dalle idee non proprio chiare.
La ripresa si è aperta con l’inopinato pareggio dei Corallini, che sono andati in gol dopo soli tre giri di lancette con Armiento. Il Pitone, scosso dal pari degli avversari, ha gettato nella mischia il fantasista Palumbo, ragazzo che sa dare del tu alla palla, sacrificando proprio Palmiero. La manovra dei Lupi ha sin da subito mostrato alcune verticalizzazioni che hanno snellito e reso più efficace il possesso biancoverde. Testa alta e personalità da vendere, l’ex bianconero ha dettato i tempi di gioco dei Lupi, e, quel che più conta, ha messo lo zampino sul nuovo vantaggio dei Lupi firmato Lescano, che ha messo dentro da pochi passi un assist di Sounas, a sua volta imbeccato da una genialata di Palumbo, che ha tagliato la difesa torrese come un coltello nel burro.
Sulle ali dell’entusiasmo e del gioco ritrovato, anche per via dell’ingresso negli ultimi venti minuti del redivivo Tribuzzi (ancora una volta sacrificato per un Russo autore di una prova scialba e con alcuni errori di conclusione), è arrivato anche il terzo gol. A segnarlo è stato appunto Tribuzzi che, mettendosi in proprio su una ripartenza dalla trequarti ha gonfiato la rete avversaria con un gran gol a giro dai 25 metri, con la sfera che è andata a finire giusto all’incrocio dei pali.
Il 3-1 finale, risulta addirittura stretto per i Lupi, atteso che lo stesso Redan, subentrato a Panico, si è divorato almeno un paio di reti alquanto facili da realizzare.
Alla fine grandi applausi per i Lupi, ma qualche errore di troppo, a nostro avviso, anche da parte di Biancolino, che dovrebbe seriamente ripensare ad un atteggiamento tattico che premi il reparto nevralgico della squadra, magari pensando ad un centrocampo più corposo con una linea a tre, che possa fare affidamento sull’apporto del trio Palmiero, Palumbo e De Cristofaro. Ma le opzioni in mano al Pitone sono tali e tante, e tutte di qualità, che l’ex centravanti biancoverde avrà solo imbarazzo a scegliere quelle migliori. Fondamentale, a nostro avviso, non dividere un binomio Palmiero-Palumbo (assolutamente complementari tra loro, perchè uno “fa legna” e l’altro “accende il fuoco”) che potrebbe essere davvero decisivo per le sorti dei Lupi.