Avellino – V. Entella 1 – 1, un altro passo falso dei Lupi
AVELLINO – V. ENTELLA 1 – 1
Avellino: Frattali, Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante, Arini, Kone (38′ st Comi), Zito (21′ st D’Angelo), Sbaffo, Trotta, Mokulu (8′ st Castaldo). A disposizione: Gomis, Fabbro, Visconti, Vergara, Angeli, Almici. All.: Rastelli.
Virtus Entella: Paroni, Belli, Russo, Ligi, Iacoponi, Volpe, Battocchio (17′ st Botta), Costa Ferreira (30′ st Staiti), Cutolo (38′ st Mazzarani), Sforzini, Masucci. A disposizione: Coser, Cecchini, Di Tacchio, Troiano, Cesar, Lanini E. All.: Aglietti.
Marcatori: 26′ pt Pisacane, 22′ st Cutolo (E).
Arbitro: Francesco Paolo Saia di Palermo – Guardalinee: Marco Bolano di Livorno e Alfonso D’Apice di Castellammare di Stabia.
Ammoniti: Mokulu, Zito, Arini, Castaldo, Masucci, Volpe (E). Angoli: 7-2 . Rec: 1′ pt, 5′ st.
L’Avellino non riesce piu’ a vincere. Anche oggi al Partenio-Lombardi, un inopinato pareggio, con l’identico risultato di Varese: 1-1. E come in terra lombarda, anche questa gara ha visto la compagine biancoverde passare in vantaggio nel primo tempo, e poi subire il pareggio nella seconda frazione di gioco. Insomma, ormai sta diventando una costante negativa: i Lupi passano in vantaggio è poi si fanno rimontare, perchè sono incapaci di chiudere le gare. E cosi, con questi passi falsi la squadra di Rastelli sta vanificando tutto quel che di buono aveva fatto sia nel girone di andata che nella prima parte del ritorno.
Anche contro la volenterosa Virtus Entella, l’Avellino aveva cercato di fare la gara e di pervenire al vantaggio; e tutto sommato, nella prima frazione di gioco l’inezia era stata costantemente nei piedi dei biancoverdi. Che, però, pur propnendo una fase offensiva accettabile, non erano mai in grado di affondare i colpi. C’era voluta una mezza indecisione del portiere ospite per determinare il vantaggio dell’Avellino: 26′ pt, splendido cross dalla trequarti destra di Sbaffo, con palla a giro sul versante sinistro, dove il più lesto era Pisacane che con coraggio anticipava di testa l’uscita del pipelet dell’Entella e depositava la palla in fondo al sacco.
Ma segnato il gol, la squadra di Rastelli, anche per un atteggiamento inconscio, tendeva ad arretrare troppo, per cercare di gestire con tranquillità il vantaggio. Ma questo finiva con il favorire la fase offensiva dei Liguri che, minuto dopo minuto, prendevano campo, fino a stazionare quasi costantemente nella metà campo avellinese. In un paio di circostanze gli avanti dell’Entella arrivavano anche molto vicini al gol del pari. Ma i Lupi resistevano fino al duplice fischio che mandava le due squadre al riposo.
Nella ripresa, non cambiava il canovaccio tattico della gara: Avellino che tendeva sempre di più a privilegiare la fase di non possesso, dando campo agli avversari, per poi cercare di ripartire per dare loro il “colpo di grazia”. Ma l’Entella cresceva sempre di più e soprattutto mostrava di crederci sempre di più. Cosi, dai e ridai, al 22′, un tiro improvviso dai 20 metri di Cutolo si infilava nell’angolo alla sinistra di Frattali, che rimaneva letteralmente sorpreso. Era la rete del pareggio. L’Avellino subiva il pari e soprattutto accusava visibilmente il colpo, senza trovare la forza e l’abilità per ritornare in vantaggio.
A fine gara, la curva sud contestava apertamente la squadra biancoverde al grido: “A lavorare, andate a lavorare!”. Ora per l’Avellino diventa assai dura conservare il proprio posto nel play off, considerato che, oltre ad una carenza strutturale nella fase offensiva, con una cronica difficoltà nel chiudere le gare (l’ attacco biancoverde è assai poco incisivo, visto che risulta essere il quart’ultimo di tutta la serie B, con appena 35 reti realizzate in 37 partite!), c’è da fare i conti anche con una sorta di “deficit psicologico” per la presenza di tanti giovani inesperti, che forse mal sopportano l’onda d’urto di una “pressione mentale” sempre più difficile da fronteggiare.