Avellino – V. Francavilla 0 – 1, altro disastro dei Lupi, sempre più alla deriva

Avellino – V. Francavilla 0 – 1

Avellino: Pane, Moretti, Auriletto, Benedetti, Tito, Casarini, Matera, D’Angelo, Russo, Tounkara, Marconi. All. Massimo Rastelli. A disposizione: Marcone, Rizzo, Sottini, Kanoute, Garetto, Gambale, Mazzocco, Ricciardi, Maisto, Trotta, Perrone.

Virtus Francavilla: Avella, Idda, Caporale, Minelli, De Marino, Di Marco, Pierno, Risolo, Macca, Murilo, Patierno. All. Antonio Calabro. A disposizione: Negro, Romagnoli, Cardoselli, Maiorino, Karlsson, Solcia, Manarelli, Tchetchoua, Cisco, Carella, Yakubiv, Demirdjian.

Arbitro: Aleksandar Djurdjevic di Trieste. Assistenti: Manuel Marchese e Mario Chichi. Q.u.: Guido Verrocchi di Sulmona.

Marcatori: al 16′ Murilo (VF).

Espulsi: Kanoute e Idda (VF). Ammoniti: Auriletto, Tito, Di Marco (VF), Marconi, Pierno (VF), Avella (VF), Ricciardi. Rec.: 1′ pt; 5′ st.

Altro disastro casalingo per i Lupi che, dopo la batosta interna di domenica scorsa contro la Viterbese, perdono al Partenio-Lombardi anche con la Virtus Francavilla. E così, dopo la brillante, e forse illusoria, vittoria nel posticipo di tre settimane fa contro il Crotone, i ragazzi di mister Rastelli escono sconfitti dal rettangolo di gioco per la terza giornata consecutiva.

Ormai gli aggettivi negativi per questa squadra senz’anima sono stati utilizzati tutti. Ed i tifosi, al fischio finale del match odierno, hanno nuovamente sfogato la loro rabbia e delusione nei confronti del duo De Vito-Rastelli.

Non era certo questo il rendimento che si attendevano i tifosi, soprattutto all’indomani della chiusura di una campagna acquisti di gennaio ritenuta positiva dalla dirigenza biancoverde, e avallata dal tecnico, che si era detto soddisfatto degli ultimi arrivi.

Ma se è vero che il terreno di gioco restituisce sempre sentenze inappellabili, alla prova dei fatti, quest’Avellino si è nuovamente sbriciolato su sè stesso, andando incontro a risultati davvero mortificanti per una società che ha investito fior di milioni di euro.

Anche quest’oggi, al cospetto di un avversario che non aveva mai vinto fuori casa, la squadra di Rastelli, dopo aver preso gol a difesa schierata, al 16′ (grazie ad un gol di pregevole fattura da parte di Murilo), con gravi responsabilità del pacchetto arretrato, pur avendo davanti a sè almeno una ottantina di minuti (recupero compreso) da giocare, non è stata capace di risalire la china di un altro risultato desolante.

E’ vero che l’occasione assai ghiotta per pareggiare l’aveva avuta D’Angelo al 32′ per un penalty concesso ai Lupi, ma il centrocampista palermitano ha sbagliato clamorosamente, tirando addosso al portiere Avella (classe duemila, cresciuto proprio nella Primavera irpina) e mandando alta la ribattuta. Ma, al netto della mancata trasformazione della massima punizione, i Lupi successivamente hanno fatto ben poco di concreto per sperare di rimetterla in piedi.

Ad inizio ripresa Rastelli aveva rimodulato il proprio assetto tattico (passando dal 3-5-2 ad un 4-2-3-1), ma il rendimento complessivo dei suoi non ne ha guadagnato più di tanto, ad ulteriore riprova che non sono certamente i sistemi di gioco a determinare il risultato di una gara. Purtroppo, per i tifosi biancoverdi questa squadra ha gravi carenze nella sua struttura di base, oltre ad evidenti lacune sul piano caratteriale. Ecco perchè la situazione sta diventando sempre più insostenibile.

Occorre una decisa inversione di rotta, altrimenti questa squadra potrebbe davvero finire in un baratro dal quale non si potrà più risollevare!

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