Avellino, venerdì 12 aprile alle 17:30 presso la Biblioteca provinciale si ricorderà la figura di “Andrea Massaro, lo storico dal sorriso mite”
Venerdì 12 aprile, alle 17:30 presso la sala Penta della Biblioteca provinciale di Avellino,
l’Associazione culturale Orizzonti ricorda “Andrea Massaro, lo storico dal sorriso mite”.
All’incontro, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Avellino, parteciperanno il presidente
dell’Associazione Orizzonti, Paolino Marotta, il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri
Buonopane, il vicesindaco di Avellino, Laura Nargi, il professore di Letteratura italiana
dell’Università del Lazio, Toni Iermano, lo scrittore Paolo Saggese, il parroco di Santa Maria di
Costantinopoli, don Emilio Carbone, l’ex funzionaria della Soprintendenza, Maria Grazia Cataldi, e il
direttore del Corriere dell’Irpinia, Gianni Festa. Modererà l’incontro il direttore di Otto Channel Pier
Luigi Melillo.
Andrea Massaro, lo storico che ha raccontato Avellino, è scomparso lo scorso 18 agosto all’età di 85
anni. Nato a Macerata Campania, in provincia di Caserta, nel 1938, Andrea Massaro è stato
l’ultimo direttore dell’Archivio storico del Comune di Avellino, ha frequentato la Scuola speciale di
Archivistica, Paleografia e Diplomatica.
Andrea Massaro ha prestato per decenni servizio presso il Comune di Avellino come Capo sezione
Archivio e poi come dirigente delle ripartizioni Pubblica istruzione – Cultura e Servizi sociali.
Segretario e componente della Commissione alla Toponomastica del Comune di Avellino, ha
riscritto con cura la mappa delle strade cittadine ricordando, con l’intitolazione, personaggi illustri
della storia della città.
Giornalista pubblicista, Andrea Massaro è stato una storica firma de Il Mattino. Ha pubblicato varie
monografie di vita avellinese, compendiate in più di 30 volumi, oltre a vari saggi. Ha curato
numerose Mostre foto-documentarie sul passato del capoluogo irpino. Uno dei suoi ultimi lavori è
l’Almanacco della città: un viaggio lungo un anno attraverso la storia di Avellino (Kruas, 2016) che
esplora i momenti salienti dello sviluppo del capoluogo irpino e dintorni, tra eventi importanti,
personaggi chiave, luoghi meravigliosi e progresso tecnologico. L’itinerario si estende dai primi
secoli dopo Cristo all’epoca contemporanea, con una concentrazione di episodi tra l’Ottocento e il
primo Novecento, l’arco di tempo che ha testimoniato maggiormente la trasformazione e
l’evoluzione della città; molti eventi, inoltre, sono legati al sisma che colpì tragicamente l’Irpinia nel
1980, sconvolgendo l’esistenza dei suoi abitanti in maniera indelebile.
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