Avellino, venerdi 5 aprile alle ore 20.30 al Cinema Partenio appuntamento con “La voce dell’Autore”, protagonista Marcello Sannino con il suo “Porta Capuana”

Domani, venerdì 5 aprile, al Cinema Partenio di Avellino alle 20.30 nuovo appuntamento con La Voce dell’Autore, rassegna cinematografica targata ZiaLidiaSocialClub. Il protagonista di questo quarto incontro è il regista Marcello Sannino con il suo ultimo documentario Porta Capuana presentato in anteprima all’ultimo festival del cinema di Torino.

Sannino è un “vecchio amico” dello ZiaLidiaSocialClub, fu infatti proprio lui nel 2013 ad inaugurare una nuova stagione della storica associazione avellinese, la prima nella Sala Coro e Orchestra del Teatro “Carlo Gesualdo”. Quella in cui l’associazione si fece più aperta e strutturata.

Il regista torna ad Avellino pronto ad un nuovo confronto con il pubblico nel dibattito che seguirà la visione del suo documentario. Porta Capuana, come si evince dal titolo, è un lavoro dedicato ad uno dei luoghi simbolo di Napoli, emblema della città cosmopolita, luogo di arrivo e di partenza, che si ritrova ad essere ora decisamente più vuoto, spettatore silente di una nuova epoca che ha radicalmente mutato i “confini” della città. Un villaggio globale, statico e contemporaneamente in movimento pulsante come un unico organismo vivente. Lo spaesamento, fisico, sociale e storico è il protagonista di questo racconto.

A proposito del suo film il regista afferma: “A Porta Capuana –  luogo di frontiera tra passato e presente, si vive in una condizione di continuo spaesamento. Ho deciso di raccontare la sensazione di spaesamento che riguarda le persone e i luoghi in questa parte di città che diviene mondo. Stare sotto l’arco della Porta Capuana è come mettersi al centro del continuo flusso tra passato e presente e farsi attraversare dalla carica emotiva che porta con sé. Le molecole di questo organismo sono eterogenee, vi si intrecciano la memoria e la malinconia, la speranza e i progetti, la fretta di andare altrove, la voglia o la necessità di rimanere, il desiderio di affermare un’esistenza e quello di cambiarla radicalmente. Bisogna cercare le giuste inquadrature per racchiudere la tensione del perdersi dell’attesa, della disperazione, della speranza, del movimento e della staticità, trovare la giusta distanza dalle cose e dalle persone. Per fare questo c’è bisogno di entrare in sintonia con ciò che si filma, cercando di far sparire la macchina da presa, rimanendo presente, cosciente di quel che accade”.

Per tutti i soci dello ZLSC il costo del biglietto d’ingresso è 3,50€ previa esibizione della tessera al botteghino.

           

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