Avellino – Venezia, le pagelle ai Lupi: Migliorini e D’Angelo semplicemente esemplari
Radu 6
Sostanzialmente positivo il debutto tra i pali biancoverdi del 2oenne rumeno: sicuro nelle uscite ma anche negli interventi tra i pali, mostra una certa personalità che potrebbe aver convinto Novellino ad affidargli i guantoni da titolare;
Pecorini 5
Contrariamente a quello di Radu, l’esordio dell’ex terzino dell’Ascoli non è apparso soddisfacente: testa bassa e passo esitante, non trova una buona intesa con Molina, che attende spesso invano le sue sovrapposizioni; senza parlare di qualche scarico sbagliato;
(dal 59′ Laverone 6.5
La panchina iniziale fa molto bene all’ex Vicenza che appena entra in campo fa subito vedere che il suo sostituto non è alla sua altezza: velocizza e verticalizza la manovra sulla fascia destra, interscambiandosi a meraviglia con Molina; dal suo piede parte il cross per la testa di D’Angelo che regala il pari all’Avellino, ma prima ancora si era procurato un rigore netto per un intervento in ritardo di Domizzi sul suo piede, ma l’arbitro glielo ha negato);
Migliorini 7
A Cesena, visto il disastro della difesa biancoverde, avevamo avuto netta la sensazione che con il colosso di Peschiera del Garda in campo forse l’Avellino non avrebbe perso, ma stasera quella sensazione è diventata certezza: per citare solo un episodio, fantastico quel suo intervento ad anticipare Morleo, ormai tutto solo in area, pronto per la stoccata letale; l’ex stabiese è sempre più leader di una difesa che ha bisogno di essere registrata definitivamente; a nostro avviso, Migliorini, al pari di capitan D’Angelo, migliore in campo;
Kresic 6
E’ vero che il gol di Morleo può trovare nella sua disattenzione una forma di correità, ma il lungagnone ex Trapani ha mostrato grande sicurezza sia negli interventi che nelle uscite palla al piede; insieme con Migliorini compone una coppia di colossi che potrebbe offrire a Novellino le migliori garanzie per il prosieguo del campionato;
Ngawa 6
Lieta sorpresa nel pacchetto arretrato biancoverde, il difensore belga mostra una buona duttilità tattica dismpegnandosi bene anche in un ruolo, quello di terzino sinistro, certamente non il più consono alle sue caratteristiche;
Molina 6
Alterna cose buone a giocate non proprio precise; forse avrebbe dovuto fermarsi un pò dopo questo tour de force, che per uno che è stato fermo un anno intero, non ci pare proprio il massimo; ad ogni modo rimane assai lodevole il suo spirito di sacrificio;
D’Angelo 7
Quando si compiono gli anni, di norma, i regali si ricevono, invece il guerriero di Ascea decide di farselo da solo con quel gol di testa assai spettacolare, di rara fattura tecnica, che impreziosisce una gara, “more solito”, tutta anima e cuore;
Di Tacchio 5.5
Non all’altezza del precedente match casalingo con il Foggia, il centrocampista ex Pisa va a corrente alternata, forse vittima di un pò di stanchezza, considerato che sta tirando la carretta da un bel po’; il calcio d’angolo dal quale viene fuori a sorpresa il gol del veneziano Moreo, nasce da una sua indecisione nella propria trequarti, allorquando subisce un tunnel da un avversario che lo supera di netto;
Bidaoui 5.5
In calo già a Cesena, anche contro il Venezia si fa imbrigliare sull’out sinistro dagli attenti difensori lagunari, tanto che Novellino decide di toglierlo anzitempo dalla contesa;
(dal 68′ Camarà 6
Il suo impatto con la gara, che sta per entrare nelle sue fasi cruciali, è sicuramente positivo: velocizza la manovra offensiva dei Lupi e va a creare diversi imbarazzi alla retroguardia veneta);
Morosini 5
No, non ci siamo: anche contro il Venezia la sua fantasia si accende pochissimo; non attacca bene gli spazi e non crea allarmi particolari a Domizzi e soci;
(dal 74′ Ardemagni s.v.);
Castaldo 6
Al solito si batte con determinazione, da leader vero, ma il ruolo e le responsabilità tecnico-tattiche non sono di certo quelle gradite a lui, che si ritrova a dover agire da prima punta, senza potere spaziare a suo piacimento;
Novellino 6
Cambia a sorpresa tutta la difesa, oltre a dare giustamente un turno di riposo ad Ardemagni: con sei undicesimi di formazione del tutto nuovi, la squadra biancoverde riesce a condurre una gara comunque accettabile, al cospetto di un Venezia votato quasi completamente alla fase di non possesso; molto meglio i suoi nella ripresa, specie quando entra Laverone ad assicurare maggiore spinta lungo la fascia destra.