Avellino – Vibonese 1 – 1, un pareggio che sta certamente stretto ai Lupi. Parisi da serie A
Avellino – Vibonese 1 – 1
Avellino: Tonti, Njie (dal 67′ Evangelista), Zullo, Illanes, Celjak, De Marco (dal 91′ Karic), Di Paolantonio, Silvestri (dal 15′ Rossetti), Parisi, Micovschi, Albadoro. A disposizione: Pizzella, Carbonelli, Acampora, Petrucci. All.: Capuano.
Vibonese: Greco, Ciotti (dal 70′ Rezzi), Redolfi, Mahrous, Tito, Tumbarello (dall’80′ Prezzabile), Pugliese (dal 70′ Del Col), Petermann, Bubas, Bernardotto, Emmausso (dall’86′ Napolitano). A disposizione: Mengoni, Quaranta, Raso, Spinelli, Doko, Riga. All.: Modica.
Arbitro: Kumara di Verona Assistenti: Mittica e Gregorio di Bari.
Marcatori: al 19′ Petermann (V), al 46′ Parisi.
Ammoniti: Ciotti (V), Pugliese (V), De Marco, Parisi, Zullo, Redolfi (V), Prezzabile (V). Angoli 3-5. Rec. 6′ pt; 3′ st.
Alla fine finisce in parità una gara, il cui risultato solo apparentemente sembrerebbe giusto. Perchè, a leggere attentamente la cronaca del match e soprattutto le occasioni da gol prodotte dalle due rivali in campo, c’è da ritenere che l’uno a uno finale stia abbastanza stretto ai ragazzi di Capuano, che hanno dovuto combattere contro la sfortuna e le defezioni, e soprattutto gli errori arbitrali, che hanno penalizzato solo e soltanto l’Avellino.
La Vibonese condotta mirabilmente da Modica, ex giocatore ed allievo di Zeman, ha fatto la sua gara, mostrando un’ottima fase di proposizione, e parecchia velocità, dalla cintola in sù, ma lasciando anche tanti spazi nella propria metà campo, che i Biancoverdi, però, non hanno sfruttato appieno. La gara è stata sostanzialmente bella a vedersi, con continui capovolgimenti di fronte, e con occasioni, specie nel primo tempo, da una parte e dall’altra.
Comincia benissimo l’Avellino che all’8′ potrebbe andare già in gol con Parisi, che entra in area avversaria, arriva a tu per tu con il portiere avversario ma incrocia forse troppo il sinistro che si infrange sul secondo palo, con la sfera che viene messa fortunosamente in angolo da un difensore calabrese. La Vibonese non sta a guardare ma riparte a tutta birra sulle fasce, e al 19′ passa in vantaggio: Petermann chiede ed ottiene il triangolo con Bernadotto, si presenta in area sulla sinistra, e mette un rasoterra mancino che non dà scampo a Tonti. L’Avellino ha il merito di non scoraggiarsi, anche se per un paio di volte potrebbe addirittura subire il secondo gol, con gli avanti vibonesi che sprecano occasioni favorevoli.
Ma è sempre l’Avellino a fare maggiormente la partita, e le occasioni per i Lupi si sprecano, anche perchè la difesa calabrese lascia un po’ a desiderare sul piano della reattività, e soffre in maniera evidente le sgroppate sulle fasce da parte di Parisi e di Micovschi. E’ soprattutto il ragazzino di Serino a fare il bello ed il cattivo tempo sul centro sinistra. A pochi minuti dalla chiusura della prima frazione, Parisi sta per entrare in area ma viene steso da Ciotti, che, già ammonito, viene incredibilmente graziato dall’arbitro che non estrae per la seconda volta il cartellino giallo nei suoi confronti. La susseguente punizione dal limite, calciata in maniera mirabile dal solito Di Paolantonio si infrange sulla traversa, quasi alla congiunzione con il palo alla destra del portiere calabrese, che deve ancora una volta ringraziare la dea bendata. Ma proprio sul finire del primo tempo, anzi nel recupero dello stesso, Parisi s’inventa una percussione travolgente, si beve un paio di avversari, entra in area e fa secco il portiere avversario: gol da cineteca! I progressi di questo 19enne ragazzo irpino sono ormai sotto gli occhi di tutti: a nostro avviso, potrebbe giocare già adesso in serie A.
Nella ripresa i Lupi spingono molto sull’acceleratore ma sono sfortunati in almeno tre occasioni, con De Marco prima, Rossetti poi, e sul finire del match la più clamorosa palla gol capita sulla testa di Micovschi, che da un metro dalla linea della porta manda la sfera, su grande cross di Di Paolantonio dalla destra, alta sulla traversa. La partita si chiude con questa ennesima possibilità non sfruttata dai ragazzi di Capuano, che deve pagare oltremodo la falcidia degli infortuni e le nefandezze dell’arbitro. E sì, perchè il fischietto veronese ha negato almeno un paio di rigori ai Lupi e non ha espulso il difensore calabrese, nell’azione di Parisi che abbiamo descritto sopra. L’ineffabile arbitro veneto, sul finire della prima frazione, ha addirittura espulso il tecnico di Pescopagano, adiratosi forse eccessivamente per l’ingiustizia subita dalla sua squadra.