Avellino – Vicenza 3 – 1, i Lupi non vogliono fermarsi più !
Avellino-Vicenza 3 – 1
Avellino: Radunovic, Gonzalez, Jidayi, Djimsiti, Laverone, Lasik (dal 54′ Omeonga), Moretti, Paghera (dal 77′ Castaldo), D’Angelo, Verde, Ardemagni (dall’84’ Eusepi). A disposizione: Lezzerini, Perrotta, Migliorini, Soumarè, Bidaoui, Camarà. All. Novellino.
Vicenza: Benussi (dal 51′ Dani), Bianchi, Esposito, Adejo, Pucino (dal 46′ Doumbia), Gucher (dal 76′ Bouasse), Urso, Bellomo, Giacomelli, De Luca, Vita. A disposizione: Bogdan, Cuppone, Rizzo. All. Bisoli.
Arbitro: Piccinini di Forlì. Assistenti: Intagliata di Siracusa e Sechi di Sassari. Quarto uomo: Proietti di Terni.
Marcatori: D’Angelo al 28′ e 38′, Ardemagni al 48′, Bellomo (V) al 65′.
Ammoniti: Gucher (V), Lasik, Bellomo (V), Bouasse (V), Radunovic, Bianchi (V). Angoli 3-9. Rec.: 3′ pt; 4′ st.
Anche il Vicenza è costretto ad alzare bandiera bianca contro un Avellino che ha tutta l’intenzione di non fermarsi più. Il 3-1 rifilato agli uomini di Bisoli, rappresenta il terzo successo consecutivo dei Lupi, e guarda caso contro la terza formazione veneta, affrontata e battuta, una dietro l’altra: nove punti e otto gol realizzati da D’Angelo e soci. Dall’inizio del girone di ritorno, nessuna compagine in serie B è riuscita a fare quello che ha fatto l’Avellino: 14 punti in sei gare!
Eppure la sfida contro il Vicenza di Bisoli non si presentava per niente facile per i ragazzi di mister Novellino, che è stato bravissimo a tenere i suoi costantemente sul “pezzo”. Se questo match era da ritenersi alla vigilia una sorta di “esame di maturità” per gli allievi del “maestro” di Montemarano, il campo (sebbene impraticabile per la pioggia incessante che ha reso il manto sintetico un acquitrino) si è incaricato di restituire alla tifoseria biancoverde una squadra ormai “adulta”, che sa benissimo cosa vuole fare da “grande”. Intanto vuole portare a termine il prima possibile la “mission” della salvezza (obiettivo che fino a due mesi fa sembrava assai arduo da centrare), e poi, a classifica verosimilmente tranquilla (magari anche al netto della sempre paventatissima, ancorchè ipotetica penalizzazione) ritagliarsi un “sogno” da proporre a tutti i supporters biancoverdi.
Mister Novellino, alla vigilia, aveva ammonito sulle difficoltà soprattutto tattiche che faceva prevedere il match contro il Vicenza, ed aveva chiesto ai suoi di giocare una gara “intelligente”, di pazienza e sagacia. I ragazzi biancoverdi, che ormai hanno memorizzato senza più “lacune” i dettami del loro maestro, hanno messo in pratica, anche su quel campo sul quale era difficile articolare una manovra lucida ed efficace, quanto richiesto loro da Monzon, ed i frutti si sono visti già intorno allo spirare del primo terzo di gara.
L’Avellino aveva (apparentemente) lasciato nei piedi dei Lanieri il pallino del gioco, limitandosi, con ordine e tanta attenzione ad attendere gli avversari, per poi poterli colpire alla prima occasione propizia. E così è stato: al 28′ capitan D’Angelo, inseritosi in area con il tempismo di un grande opportunista, ha messo dentro con estrema freddezza un gol confezionato dal tandem Ardemagni-Lasik, bravi a sfruttare un attimo di amnesìa collettiva del pacchetto arretrato laniero. Il tiro di sinistro da non più di otto metri del capitano biancoverde è una sentenza spietata, con la palla sotto la traversa dove il portiere biancorosso non può mai arrivarci. Vantaggio dei Lupi e gara che si mette come meglio non avrebbe potuto per l’Avellino. Il raddoppio dopo giusto dieci minuti è, in pratica, la fotocopia del primo gol: D’Angelo, ancora una volta, con eccezionale tempistica, si inserisce sulla sinistra e si fa trovare tutto solo al centro dell’area dal passaggio di Verde. Il capitano, a non più di cinque metri dal pipelet vicentino, ha il tempo di aggiustarsi la palla sul piede preferito e di insaccare con un rasoterra di esterno destro. Il primo tempo si chiude con il doppio vantaggio di un Avellino cinico e spietato.
Il secondo tempo si apre con un Avellino padrone del campo e deciso a chiudere anzitempo la “pratica vicentina”. E dopo soli tre giri di lancette, i Lupi offrono il tris ad una platea biancoverde in visibilio. E’ Ardemagni a ricevere al centro dell’area, a pochi passi dal portiere Benussi, un pallone offertogli da Paghera che lo aveva astutamente soffiato ad un distratto difensore biancorosso. Il bomber milanese supera l’estremo difensore veneto con un tiro secco, con la sfera che, sebbene venga intercettata in qualche modo dal portiere veneto, si impenna e conclude la propria corsa in fondo al sacco. Tre a zero e vittoria praticamente in ghiaccio. A poco vale il bel rasoterra a fil di palo sulla destra di Radunovic, con il quale Bellomo, a metà ripresa, sigla la rete della bandiera vicentina. Nel finale c’è il tempo per un paio di grandi interventi del portierone biancoverde. Poi cala il sipario su questa terza vittoria consecutiva dei Lupi, che fa classifica, morale e regala un altro fine settimana ai tifosi biancoverdi, da trascorrere con l’ennesima gioia nel cuore.
Foto: CorrieredelloSport