Avellino, XL Laceno d’Oro oggi penultima giornata del Festival: premiazione del concorso dei Cortometraggi “Gli occhi sulla città”

Si avvia alla conclusione la 40 esima edizione del Laceno d’oro, tra le  rassegne più ricche del panorama nazionale. Anche per la chiusura della rassegna sono previste proiezioni, concerti, performance, recital e incontri con gli autori che testimoniano al meglio la vasta proposta di un cinema d’autore, sociale e indipendente, ma soprattutto di ricerca, fatta dal festival irpino dal 1959 ad oggi.

Il programma della giornata di oggi, 29 settembre:
alle 17, presso il Carcere Borbonico di Avellino, continua il concorso di cortometraggi “Gli occhi sulla città”.

Ecco le opere di cui è prevista la visione:
1) FRANCESCA IANDIORIO – Everywhere – 7’28”
2) ANGELO MAGGI – Mal sano – 4’28”
3) LUCA MANES – 2160° – 9’19”
4) GIANLUCA MARINELLI – Cala Paura – 9’21”
5) DANILO MARRAFFINO – Una fine – 9’05”
6) ANTONIO MASTROGIACOMO – Glicine – 7’29” + 7’31”
7) CARLO MICHELE SCHIRINZI – Deposizione in due atti – 15’27”
8) GIULIA SINISCALCHI – Tra quattro panchine di pietra – 2’33”
9) SILVIO SPINIELLO – Riso duro – 6’25”
10)MAURIZIO VENTURIERO – Respiro di noia (FUORI CONCORSO) – 16’12”
La premiazione del concorso invece è prevista alle 20.15 presso il Movieplex di Mercogliano.
I corti vincitori saranno selezionati dalla giuria composta da:
Daniele Gaglianone, Simone Emiliani, Fulvio Risuleo, Dervisches Associés ( Katia Viscogliosi & Francis Magnenot)

Alle 20.30 , sempre al Movieplex, spazio al film “Genitori” di Alberto Fasulo che sarà presente in sala.

La giornata si chiude alle 22.30 al Godot Art Bistrot con “La
Ricotta” di Pierpaolo Pasolini sonorizzato da Album Zootique.

Tutte le informazioni sulla manifestazioni sono consultabili sul sito www.lacenodoro.it

SCHEDA DEL FILM “GENITORI”
Regia: Alberto Fasulo
Durata: 80’
Origine: Italia, 2015
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Fasulo
Interpreti: gruppo di genitori di San Vito al Tagliamento
Fotografia: Alberto Fasulo
Produzione: Nefertiti Film e Rai Cinema

Dal ragazzo che ha avuto l’incidente d’auto a quelli nati disabili, dai genitori che hanno visto i loro figli morire ma continuano a frequentare il gruppo di supporto, in Genitori ci sono storie che s’intersecano con sorprendente naturalezza, confessioni a cuore aperto di una quotidianità che diventa poco più sopportabile proprio nel momento in cui è condivisa. Il gruppo di persone di San Vito al Tagliamento viene attraversato con una leggera, impercettibile carrellata. Ogni volto porta i segni di una vita, di una storia personale che esce fuori come di getto: una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile? È solo uno degli interrogativi di questo coinvolgente lavoro di Alberto Fasulo presentato al recente Festival di Locarno fuori concorso, che corre sul filo di un’emozione che non è mai cercata, ma anzi cerca di essere trattenuta. Il cinema del regista è dentro quelle vite, ogni storia lascia intravedere e immaginare anche quello che non è raccontato. Ci sono limiti e barriere quotidiane, emergono i temi del lavoro, della sessualità, dell’indipendenza, del senso di colpa e alla fine la paura di quale futuro aspetta i ragazzi disabili quando i genitori non ci saranno più. Tutto mostrato con un pudore esemplare. Come esemplare è ancora una volta il cinema di Fasulo, con voci che risuonano e rimbombano nella stanza come se fossero i suoni del Tagliamento in Rumore bianco o quelli persistenti della strada in Tir. Un cinema che sa cosa deve mostrare, come e quando farlo, dando anche uno spaccato dell’Italia di oggi e della condizione umana che esce fuori senza nessun disegno narrativo. Il mezzo che riprende pare scomparire, dissolversi. La purezza di un cinema che sembra essere vissuto nel momento stesso in cui prende forma.
al Festival di Locarno 2015

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