Avellino, Zia Lidia Social Club: presentato il programma del 15esimo anno di attività
“Credo nell’importanza di suscitare dei sentimenti che poi risvegliano delle reazioni che possono diventare idee” Luigi Comencini. Il cinema dei sentimenti, il cinema delle reazioni, il cinema delle idee: 15 anni di vita dello ZiaLidiaSocialClub.
“Quindici anni in cui abbiamo cercato di trasformare i sentimenti in idee attraverso un cinema che ha come principali protagonisti gli spettatori e proposte che ogni anno si rinnovano in originalità e pregnanza di contenuti ampliando il sentire e l’immaginazione” apre così la conferenza di presentazione per il nuovo anno di attività la presidente dell’associazione Michela Mancusi.
Tanti gli appuntamenti previsti quest’anno che si snodano in quattro percorsi.
Nel primo lo Zlsc scommette su un luogo che da tempo anima le vite di molti ragazzi: il Tilt, dove prenderà vita, grazie alla collaborazione entusiasta con Felice Caputo, un primo ciclo di cinema di animazione. Cinque le opere selezionate, mai viste ad Avellino: Your name, Kubo e la spada magica, La tartaruga rossa, Le stagioni di Louise e La forma della voce destinate ad incantare e far riflettere un pubblico di non soli bambini. A tal proposito Michela Mancusi: “Crediamo nell’importanza di offrire visioni di qualità a cominciare dai più piccoli le cui menti libere sono in grado senza condizionamenti di critica e tendenze di saper giudicarne e riconoscere il valore.
Nutrire oggi gli occhi dei bambini ci permetterà domani di andare al cinema che vorremmo”.
Il secondo percorso è quello storico che prevede la visione di dieci lungometraggi che provengono da tutte le parti del mondo. Obiettivo della rassegna è porre l’attenzione su film lontani dalle logiche delle grandi distribuzioni che vengono proposti al pubblico avellinese in anteprima.
I film scelti dallo ZLSC per la rassegna 2018 ci invitano a riflettere sul senso generale di precarietà ed insicurezza che vive la società occidentale, e non solo, in questi anni di continua messa in discussione dei traguardi raggiunti sul piano del benessere sociale, collettivo, personale nei decenni scorsi. Conquiste che sembravano certe appena ieri, prospettive di ascesa sociale e di realizzazione personale sono compromesse nel loro realizzarsi. Il cinema si fa portavoce di chi vede sottrarsi il proprio diritto ad un’esistenza dignitosa, di chi si vede scivolare in basso nella scala sociale, di chi lotta per la piena realizzazione dei propri diritti negati.
Si va dal Libano dell’L’Insulto di Ziad Doueri all’Iran di Melbourne di Nima Javidi per arrivare al Cile e all’ Argentina di Rara della regista Pepa San Martin. Non manca la commedia con lo spassoso Captain Fantastic di Matt Ross e il cinema intimista del giapponese Koreeda con Ritratto di famiglia con tempesta. Uno spazio di primo piano è riservato come ogni anno al film classico, questa volta l’italiano del 1960 Tutti a casa di Comencini introdotto dallo storico del cinema, Marco Guarrella. A seguire Loving, Teneramente folle, La canzone della vita, Frantz tra i titoli di una programmazione particolarmente intensa arricchita dalla professionalità, le competenze e la passione di nuovi soci nipotini.
Il terzo percorso è il ciclo “La Voce dell’autore” che permette agli spettatori di interagire direttamente con i protagonisti e gli addetti ai lavori delle opere proposte perché il cinema è fatto di persone, incontri, connessioni non solo con lo schermo. Questa rassegna si dividerà tra le sale del Movieplex e quelle del Partenio. Proprio presso i due multisala i soci godranno di sconti e promozioni nel corso dell’anno cinematografico. Il primo appuntamento di questo ciclo sarà il 13 febbraio al Cinema Movieplex con Veleno e i suoi protagonisti: il regista Diego Olivares, l’attrice Miriam Candurro, il produttore Gaetano Di Vaio e Marco Messina dei 99 posse autore delle musiche. Seguiranno l’incontro con Barbara Rossi Prudente e Stanza 431, con L’Intrusa di Leonardo Di Costanzo e lo sceneggiatore Maurizio Braucci, con Easy di Andrea Magnani, Maria per Roma di Karen Di Porto, Un altro me di Claudio Casazza e Manuel di Dario Albertini, recente sorpresa del Festival di Venezia.
Il quarto percorso riguarda gli eventi speciali. A cinquant’anni dalla sua vitale esplosione, con Assalto al Cielo di Francesco Munzi introdotto da Francesco Massarelli, lo ZLSC rende un appassionato omaggio al ‘68. In occasione dell’8 marzo al Tilt lo ZLSC proporrà “Libere, disobbedienti e innamorate” di Maysaloun Hamoud, opera prima israeliana di notevole importanza. Infine un focus sul cinema greco, in occasione dell’uscita di The Killing of a Sacred Deer ,l’ultimo film di Yorgos Lanthimos presentato alla scorsa edizione del Festival di Cannes.
Un anno così intenso non poteva che essere incorniciato dal “manifesto cinema” del maestro Giovanni Spiniello che ancora una volta fa dono del suo tratto immaginifico regalando all’associazione una Fenice, simbolo della rinascita, che si apre alla città permettendole attraverso la cultura di elevarsi.
Lo ZLSC da appuntamento a tutti il 4 febbraio al Tilt alla ore 18.00 per la visione di Your name di Makoto Shinkai. Ricorda Michela Mancusi: “A fine visione,brinderemo,accompagnati dalla musica di Vinyl Gianpy, ad nuovo anno che, come titola il film di Collins in programmazione celebri il Cinema come la più bella canzone della vita!”.
E’ possibile sottoscrivere la tessera ZLSC, fino ad esaurimento posti, al costo intero di 25 € e ridotto under 30 a 15 € presso “Bio 2000”, via Circumvallazione, 161 o direttamente alla festa del 4 febbraio. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguire la pagina facebook ufficiale dello ZLSC.