Bagno di folla per l’ultimo abbraccio dei tifosi biancoverdi ai Lupi della Sidigas Scandone

E’ stato un vero e proprio bagno di folla, ieri sera, per i Lupi della Sidigas Scandone Avellino, che hanno abbracciato per l’ultima volta i propri tifosi. Sugli spalti del PalaDelMauro, sistemati in Tribuna Terminio, c’erano un migliaio di persone che hanno voluto ringraziare personalmente i loro beniamini per le splendide emozioni regalate nel corso della stagione regolare, della finale di Coppa Italia e dell’avvicente serie, durata sette partite, nella semifinale scudetto.

I ragazzi di coach Pino Sacripanti sono stati protagonisti di una stagione assolutamente straordinaria, incredibilmente vincente, sebbene si siano fermati giusto ad un soffio dalla conquista della Coppa Italia, in febbraio, e dalla finale per lo scudetto appena lunedi scorso. Dopo l’inopinata debacle casalinga nel derby di fine 2015 contro Caserta, Green e compagni hanno inanellato una serie inimmaginabile di vittorie: 12 consecutive in campionato (eguagliando il record dell’imbattibile Siena di coach Pianegiani), 15 successi nelle ultime 17 partite della stagione regolare. Nel Play off scudetto, la Scandone è arrivata a sfiorare la finalissima per il titolo di Campione d’Italia, dopo aver vinto tutte le partite in casa (conservando l’imbattiblità del PalaDelMauro per tutto il 2016) con sei vittorie complessive, tra quarti e semifinali, perdendo solo nella bolgia del PalaBigi di Reggio Emilia, da un’avversaria che lo scorso anno era arrivata ad un solo canestro dallo scudetto. Insomma, qualcosa di grande, di veramente imprevedibile ad inizio stagione. Il tutto condito dal titolo di MVP  per Nunnally e di migliore direttore sportivo per Nicola Alberani, vero artefice, insieme a Pino Sacripanti, del miracolo Sidigas.

I tifosi biancoverdi hanno salutato questo splendido roster, che, si spera, almeno nella maggior parte dei suoi componenti,  possa essere confermato dalla società avellinese anche per la prossima stagione, magari per tentare di riprendere “un  certo discorso” interrotto proprio sul più bello.

 

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