Bagnoli Irpino, si ferisce alla mano mentre prepara un’arma clandestina: arrestato 50enne pregiudicato
Permane costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e la repressione dei reati, nel quadro delle misure disposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.
L’Attività di indagine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Montella ha permesso di trarre in arresto un noto pregiudicato che, in passato, si era reso responsabile di svariati reati contro il patrimonio.
Nella tarda serata di ieri, l’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) informava la Compagnia Carabinieri di Montella che un 50enne di Bagnoli Irpino (AV), boscaiolo, si era presentato presso quel Pronto Soccorso con una ferita di arma da fuoco alla mano sinistra.
Le immediate indagini poste in essere, l’approfondita conoscenza del territorio, dell’ambiente e della realtà locali, la costante attività info-operativa confortata anche da alcuni spunti informativi, permetteva ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, collaborati da quelli della Stazione di Bagnoli Irpino, di procedere ad alcune perquisizioni e rinvenire l’arma cal. 7,65 con la quale il pregiudicato si era ferito, ben occultata in un cassetto della sua camera da letto.
Dalle testimonianze raccolte, i Carabinieri ricostruivano la dinamica dell’incidente: il boscaiolo mentre puliva la sua pistola, per imperizia, faceva partire accidentalmente un colpo che lo colpiva alla mano sinistra, procurandosi una ferita giudicata guaribile in 30 giorni s.c..
Ma i guai del 50 enne non finivano qui: la pistola rinvenuta dai Carabinieri, infatti, oltre ad essere illegalmente detenuta, era altresì classificata “clandestina” poiché presentava il numero di matricola “abraso” al fine di rendere problematico alle Forze dell’Ordine l’accertamento della provenienza.
Nel corso della perquisizione venivano altresì rivenute circa 200 cartucce, anch’esse illegalmente detenute. Sia l’arma che le munizioni venivano sequestrate e poste a disposizione dell’A.G.
Per l’uomo scattavano dunque le manette ai polsi e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Capo Dott. Rosario Cantelmo, veniva sottoposto agli arresti domiciliari, anche in considerazione delle lesioni riportate.