Bufera calcioscommesse sull’Avellino: nel mirino della Magistratura gli ex Izzo e Millesi per due gare dei Lupi nel campionato 2013-2014
Non c’è pace per l’Avellino: un’altra bufera giudiziaria coinvolge direttamente tre ex calciatori biancoverdi, per fatti che risalgono alla stagione 2013-2014, il primo anno del ritorno degli irpini in serie B. La DDA di Napoli, nell’ambito di un’inchiesta della Magistratura riguardante l’attività di un clan camorristico su scommesse e campionato di serie B, sono emersi indizi, con intercettazioni telefoniche, che coinvolgono direttamente alcuni ex calciatori biancoverdi. In particolare, sotto accusa sarebbero finiti Armando Izzo e Francesco Millesi, e più marginalmente anche Maurizio Peccarisi. Gli ex biancoverdi sarebbero stati contattati da intermediari della camorra per alterare, in cambio di soldi, il risultato di alcune partite. In particolare sotto la lente di ingrandimento della Magistratura sono finite le partite Modena-Avellino e Avellino-Reggina.
La tifoseria biancoverde è rimasta allibita rispetto a queste notizie, che gettano angoscia anche nella società di Piazza Libertà, che non è stata direttamente coinvolta nell’inchiesta. Anzi, la dirigenza avellinese risulta del tutto estranea a determinati rapporti o contatti che alcune persone avrebbero avuto con la criminalità organizzata per trarre illeciti profitti dall’alterazione di alcuni risultati. La domanda che si fanno i tifosi è ovviamente quella riguardante eventuali rischi di punti di penalizzazione per l’Avellino calcio. Ma ora ogni discorso in questo senso ci pare del tutto prematuro, anche perchè, ripetiamo, non ci dovrebbe essere assolutamente nulla a carico della società biancoverde. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi di quest’ulteriore, incresciosa, vicenda.