Campionato Primavera, la Juventus è un rullo compressore: i Lupacchiotti soccombono 1-8

Avellino – Juventus    1 – 8

Avellino: Avella, Rescigno, Migliorini (1′st Todisco), Sgambati, Dragone, Branchi, Saccavino, Bongiovanni (1′ st Miranda), Lucignano, Esposito G. (24′ pt Pizi), Arciello. All. Cioffi. A disposizioneMazzone, Rossi, Ferraro, Esposito C., De Rosa, Bettinardi, Cozzolino, Tagliamonte, Criscitiello. All.: Renato Cioffi.

Juventus: Loria, Semprini, Muratore, Andersson, Beruatto (16′ st Severin), Macek (21′ st Merio), Toure, Bove, Mosti, Zeqiri, Leris (21′ st Clemenza). A disposizioneMarricchi, Busti, Coccolo, Tampa M’Pinda, Vogliacco, Ndiaye, Caligara, Morselli, Oliveira Da Silva. All.:  Fabio Grosso.

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Domenico Lacalamita di Bari e Dario Gregorio di Bari.

Marcatori: 13′ pt Macek (J), 23′ pt Mosti (J), 30′ pt Muratore (J), 41′ pt Zeqiri; 1′ st Leris;  8′ st Arciello; 29′ st Mosti (J); 37′ Mosti (J); 45′ st  Clemenza (J) su rig.

Ammoniti Bongiovanni e Loria (J). Calci d’angolo 28. Spettatori 700 circa. NellAvellino ha giocato Marco Migliorini.

Che sarebbe stata una gara improba per i Lupacchiotti di Cioffi, non potevano esserci dubbi. Ma mai ci saremmo aspettati una Juventus cosi “assatanata”. I 18enni bianconeri, guidati dall’ex campione del mondo Fabio Grosso, non hanno avuto pietà dei malcapitati ragazzi biancoverdi. Alla fine della partita i Lupacchiotti sono scesi dall’ ottovolante, come fossero usciti da un incubo. Troppo impari il confronto fra le due ocmpagini.

Ma ciò non suoni come offesa nei confronti dei volenterosi giovanotti avellinesi, che, anzi, hanno offerto una prova dignitosa ed intrisa di generosità.  Diciamo che la differenza, nettissima, è da riscontrare nel dislivello notevole dei due settori giovanili. Quello gestito dalla società torinese è tra i più progrediti ed efficienti d’Europa. Il vivaio biancoverde, viceversa, sconta le enormi difficoltà discendenti dal fatto che l’ intero settore  è stato rinnovato, anzi rivoltato come un calzino da soli tre mesi.

Quello che contava quest’oggi, nel civettuolo stadio di Pratola Serra, era il biglietto da visita da offrire alla Vecchia Signora del calcio italiano da parte del “nuovo corso” del Settore giovanile avellinese. E bisogna dire che, in questo senso, la società biancoverde (con in testa Michele Gubitosa e Massimiliano Taccone, entrambi presenti a questa partita), ha incassato i meritati complimenti da parte dello staff bianconero, guidato dall’ex campione del mondo, Fabio Grosso. Che, nel dopo gara, si è intrattenuto a lungo con il suo omologo Renato Cioffi e con il patron di HS, attuale presidente facente funzioni dell’Avellino. L’ex terzino sinistro della Nazionale, che nel 2006 vinse i mondiali di Germania, ha fatto i complimenti ai vertici della società biancoverde per l’impeccabile organizzazione ed ospitalità ricevuta.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, ribadiamo che il match ha avuto pochissima storia, perchè dopo soli 13′ la Juventus ha sbloccato il risultato, grazie ad un colpo di testa di Macek che ha raccolto sotto misura un cross ben calibrato dalla trequarti sinistra, trafiggendo l’incolpevole Avella. Il raddoppio è arrivato dieci minuti dopo, per opera della mezzala Mosti (calciatore dalla tecnica sopraffina) che con un sinistro incredibile ha messo dentro, dai 18 metri, un pallone che si è depositato all’incrocio dei pali. Alla mezzora c’è il tris del capitano bianconero Muratore, che di testa ha raccolto una gran punizione di Macek dalla trequarti destra. Il poker è stato servito a 4′ dalla fine del primo tempo, dal centravanti Zeqiri che ha azionato un gran sinistro rasoterra che si è depositato nell’angolo alla sinistra del malcapitato Avella. La prima frazione di gioco si è chiusa sullo 0-4.

La ripresa si apre con il quinto gol della Juventus: neppure il tempo di battere il calcio d’inizio che Leris infila nuovamente Avella, dopo un’azione personale chiusa con un diagonale di sinistro irresistibile. Ma all’8′ c’ è un sussulto d’orgoglio da parte dell’ottimo attaccante biancoverde Arciello, che, dopo aver superato un paio di avversari, giunto ai 20 metri, scocca un gran bel rasoterra di destro e fa fuori il portiere juventino.

 Il match sembra avviarsi lentamente verso la fine, ma nell’ultimo quarto d’ora, il cinismo dei bianconeri punisce altre tre volte i ragazzi di Cioffi: al 29′ con il solito Mosti, che agguanta una palla in area, con una finta si libera di un avversario e poi, quasi con distaccata naturalezza, castiga nuovamente Avella; al 37′ c’è il tris personale del n.10 juventino, su punizione dai 20 metri, con la palla che scavalca la barriera e va a depositarsi all’incrocio dei pali alla sinistra di Avella; l’ottovolante bianconero si consuma proprio allo spirare del match, grazie ad un rigore trasformato da Clemenza. Alla fine applausi per tutti i protagonisti in campo da parte degli oltre settecento spettatori accorsi a Pratola Serra.

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