Carlo, Gesualdo e la Storia… l’11-12-13 Settembre riparte il viaggio nel futuro

Carlo, Gesualdo e la Storia… l’11-12-13 Settembre riparte il viaggio nel futuro. Convegni, rassegne e concerti nel Castello a Gesualdo che riapre per l’occasione. L’ iniziativa e’ promossa dall’ Istituto Italiano di Studi Gesualdiani e con il patrocinio del Comune di Gesualdo. Di seguito il programma dettagliato della manifestazione.
Venerdi’ 11 settembre- Carlo Gesualdo tra storia e contemporaneità. Intervengono Emanuele Cintura Torrente (Maestro Compositore, Firenze), Joseph Knowles (Università di York, Inghilterra)
L’opera di Carlo Gesualdo continua ad esercitare un’enorme influenza sulla musica di oggi, caratterizzandone – spesso in modo trasversale – i diversi generi. Quale è allora il segreto di un’arte che ha abbattuto muri, oltrepassato frontiere, avvicinando persone assai differenti per provenienza e formazione? Perché Carlo Gesualdo induce ora artisti dalle espressioni molto distanti a lavorare insieme? Per quale ragione egli sorprende, affascina ed ispira a distanza di secoli? Da questi interrogativi nasce un singolare confronto fra storia e contemporaneità. Infatti, una delle più attente ricostruzioni storiche dell’opera di Carlo Gesualdo, patrocinata dall’Università inglese di York, farà da specchio ad un’interessante traduzione contemporanea della musica gesualdiana, dove l’antico contrappunto sposa i versi che nel tempo celebri poeti hanno dedicato alla memoria del Principe.

Sabato 12 Settembre – Gesualdo Consort in Europe Intervengono Marco Berrini(Gesualdo Consort of Gesualdo) Simon Gerald Place (Gesualdo Consort of London) Harry van der Kamp (Gesualdo Consort of Amsterdam) Madrigals in Gesualdo’s Castle Concerto in anteprima mondiale sotto la direzione di Bo Holten (Musica Ficta, Copenaghen)
Esistono in Europa (e precisamente in Inghilterra, in Olanda e in Italia) tre rinomati Cori intitolati a Carlo Gesualdo, i cui direttori sono riconosciuti tra i massimi esperti della polifonia internazionale. Per la prima volta essi si incontrano nel Castello di Gesualdo per esporre alcuni principi uniformi utili all’insegnamento e all’esecuzione della musica antica in rapporto ai tempi odierni, nel nome unico di Gesualdo. Prende avvio in questo modo un Centro europeo di alta cultura gesualdiana. Si tratta di un’esclusiva piattaforma culturale destinata ad allargarsi presto in Europa e intesa a stimolare una programmazione europea di opere culturali ed artistiche, aiutando la formazione di artisti emergenti. In omaggio a ciò, il concerto di uno dei più raffinati interpreti danesi delle musiche gesualdiane e, nella fattispecie, delle musiche che Carlo Gesualdo compose e stampò nel suo Castello, da noi pubblicate in edizione critica per i tipi dell’antica Stamperia del Principe.
Domenica 13 Settembre – Da Igor Stravinsky ad oggi Intervengono Marie Stravinsky (Presidente Fondazione Stravinsky, Ginevra) René Bosc (Direttore designato Istituto Stravinsky, Parigi) Omaggio a Stravinsky (a cura del Notturno Concertante)
Dopo cinquant’anni, Stravinsky torna ufficialmente a Gesualdo per certificare il cammino nel frattempo compiuto e radicare l’identità di una nuova realtà culturale nell’ambito di una precisa dimensione europea. Saranno pertanto i rappresentanti istituzionali della “Fondazione Igor Stravinsky” e dell’Istituto di alta cultura musicale connesso ad essa a consolidare un rapporto artistico iscritto nella storia. Come si sa, infatti, la fortuna attuale di Carlo Gesualdo è dovuta essenzialmente al lavoro di riscoperta e di valorizzazione compiuto da Igor Stravinsky, che nel 1956 visitò Gesualdo facendosi ritrarre in foto nel cortile del Castello: una posa divenuta celebre, che lega in modo ancor più indissolubile la figura del compositore russo al nome dell’amato Principe, studiato e proposto quale monumento delle avanguardie musicali. L’originalità compositiva di un’affermata band e la recitazione di un testo scritto per l’occasione, all’interno della sala che sarà intitolata proprio a Stravinsky, caratterizzeranno il doveroso omaggio ad uno degli incontri più belli che hanno qualificato la storia della musica contemporanea.

 

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