Cesena – Avellino 3 – 0, altra figuraccia dei Lupi. Toscano al capolinea?

Cesena-Avellino    3 – 0

Cesena: Agliardi, Balzano, Rigione, Ligi, Renzetti, Kone (37’ st Vitale), Cascione (16’ st Schiavone), Laribi, Ciano, Djuric, Dalmonte (26’ st Garritano). A disposizione: Agazzi, Perticone, Rodriguez, Falasco, Setola, Di Roberto. All.: Camplone.

Avellino: Radunovic, Gonzalez, Djimsiti, Perrotta, Asmah, D’Angelo, Paghera (8’ pt Omeonga), Crecco, Belloni (1’ st Castaldo), Mokulu, Bidaoui (28’ st Camarà). A disposizione: Frattali, Diallo, Lasik, Donkor, Jidayi, Ardemagni. All.: Napoli.

Arbitro: Lorenzo Illuzzi della sezione di Molfetta. Assistenti: Giuseppe Opromolla della sezione di Salerno e Valerio Colarossi della sezione di Roma 2. Quarto uomo: Daniele Paterna della sezione di Teramo.

Marcatori: al 18’ pt Djuric, al 25’ st Dalmonte, al 40’ st Ciano.

Ammoniti: Perrotta e D’Angelo. C. A.: 11-5. Rec.: 2’ pt e 4’ st.

Altra disastrosa prova dell’Avellino lontano dalle mura amiche. Tre gol dal redivivo Cesena (e nel finale poteva anche arrivare il poker dei romagnoli) e tutti gli uomini in biancoverde a testa bassa verso gli spogliatoi. La compagine di Toscano (ancora assente perchè convalescente) ha confermato la propria pochezza ed inconsistenza quando è chiamata a mostrare un minimo di personalità nella partite fuori casa. Un dato preoccupa e dà l’esatta idea di quanto valga l’Avellino in trasferta:  2 miseri punti (e due gol in tutto) in 8 gare giocate fuori dall’Irpinia.

La squadra biancoverde anche a Cesena, in un match molto importante in chiave salvezza non ha saputo reggere all’urto degli avversari (anche se c’è da dire, ad onor del vero, che la compagine affidata da pochissimo alle cure di mister Camplone non merita assolutamente di navigare nei bassifondi della classifica, atteso l’enorme potenziale che si ritrova, specie dalla cintola in sù) e, dopo essere andata sotto nel punteggio (al 18′ gran gol di Djuric: destro al volo indirizzato perfettamente nell’angolo sul secondo palo alla sinistra di Radunovic) non è stata più capace di scuotersi e risollevarsi. Basti pensare che, chiuso il primo tempo senza neppure l’ombra di un tiro verso la porta del Cesena, l’Avellino ha dovuto attendere il tanto auspicato ingresso di Castaldo ad inizio ripresa per riuscire ad effettuare un tiro vero dentro i pali difesi da Agliardi. Ed è stato un gran bel tiro quello effettuato da Gigi dopo pochissimi secondi dal suo ingresso in campo (incrocio di destro al volo con palla che stava per insaccarsi), ma l’estremo difensore bianconero ha risposto con un gran riflesso e con la mano sinistra ha alzato la sfera oltre la traversa, facendo strozzare in gola il grido dell’attaccante giuglianese.

La partita dei Lupi è cominciata e finita dopo quel tiro di Castaldo al 46′. Assolutamente poco per gli uomini di Toscano, che, pur mossi da buona volontà, non sono riusciti ad andare oltre ad uno sterile possesso palla, che non ha impensierito più di tanto un Cesena ben disposto in campo e ben intenzionato a portare via l’intera posta in palio. La squadra di Camplone si è limitata a controllare la gara, cercando di chiudere tutti gli spazi alle iniziative dell’Avellino, che erano sporadiche, confuse e mai frutto di idee precise. Così, a 20′ dal novatesimo, dopo un rapido contropiede il giovane Dalmonte ha chiuso i discorsi con un diagonale dalla destra, che non è stato intercettato da Gonzalez ed ha superato anche un non incolpevole Radunovic, che aveva comunque la possibilità di ribattere il tiro parabile del cesenate. Il terzo gol sul finire del match è da annettere al cento per cento alla classe cristallina dell’ex biancoverde Ciano che dai venti metri. con un grande gesto tecnico ha messo una palla all’incrocio dei pali. Prima del triplice fischio c’è stato il tempo e lo spazio per una traversa di Djuric e per qualche altra clamorosa occasione per portare addirittura a quattro le reti dei romagnoli.

In definitiva un’altra figuaraccia dei Lupi fuori casa, che non potrà non avere ripercussioni sulla già debole posizione di Mimmo Toscano. Con quest’ennesima sconfitta, crediamo proprio che l’avventura in Irpinia del tecnico calabrese sia giunta al capolinea. Si attendono novità nelle prossime ore da Piazza Libertà.

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