Cesinali, al Teatro d’Europa oggi e domani va in scena “La Cantata dei Pastori”

Il fascino della tradizione in una rappresentazione artistica dalle origini secolari, per riviere il fascino della commedia dell’arte nel contesto contemporaneo. Oggi, alle 20.30, al Teatro d’Europa di Cesinali (replica domani, alle 18.30), sipario su “La Cantata dei Pastori”, con protagonisti Angela Caterina e Luigi Frasca e la regia di Gigi Savoia. Completano il cast Carmine Brogna, Ersilia Caso, Carmela D’Auria, Vincenzo Gregorio, Yuri Iannone, Angelina Martino, Alessandro Pagliaro, Eleonora Savoia e Gerardina Scarlatella. Partecipa Emian, il duo composto da Anna Cefalo ed Emilio Cozza. Il tecnico audio e luci è Peppe Cataldo, il trucco e parrucco di Lina Coiffeur. L’ambientazione della Cantata dei Pastori propone una Napoli barocca, con la contaminazione orientale dei costumi, tendenti alla valorizzazione del profano piuttosto che alla rappresentazione della tradizione cristiana. “La Cantata dei Pastori”- commenta Luigi Frasca- nasce dalla commissione dei Padri Gesuiti ad Andrea Perrucci per la realizzazione di un testo teatrale che allontanasse il popolo dalle rappresentazioni blasfeme, lontane dalla fede popolare e dalle tradizioni partenopee”-. In poco tempo, però, i napoletani si appropriarono dell’opera, trasformandola e rendendola ancora più lontana dagli stilemi del teatro sacro. Infatti, oltre al personaggio di Razzullo, il popolo inserì in’altra figura, Sarchiapone, rendendo lo spettacolo più volgare. Sospesa nel 1869, l’opera continuò ad andare in scena clandestinamente, nei teatri di quartiere. Nel 1974, Roberto De Simone la riscoprì presentandola al grande pubblico. “Il lavoro teatrale- continua Frasca- è la favola più bella del mondo, sopravvissuta a ben 4 secoli di rappresentazioni. Ciò vuol dire che c’è qualcosa di speciale, che parla al cuore delle persone. E’ uno spettacolo che accende i riflettori sulla bellezza delle nostre tradizioni ed il senso di comunità che ci appartiene”-. L’opera narra il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, dove nacque Gesù, e le oscure trame dei diavoli per impedirne l’avvento. Ma gli Angeli avranno la meglio ed il Salvatore vedrà la luce. La Cantata dei Pastori è un inno all’amore ed alla pace, riproponendo il miracolo della nascita del Salvatore e l’adorazione dei personaggi narrati nelle Sacre Scritture. A rendere ilare la rappresentazione, Razzullo, bizzarra figura preposta al censimento, e Sarchiapone, un barbiere con dei trascorsi da assassino. L’eterna contrapposizione tra Bene e Male trasforma il lavoro in un classico della letteratura natalizia, per la fede che sottende la narrazione. Uno spettacolo divertente, ma non irriverente, con le continue battute tra Razzullo e Sarchiapone, due persone semplici, ma molto simpatiche ed affiatate, specie per la comune condizione di essere affamati. “Questa rappresentazione è stata portata al successo da Concetta e Peppe Barra, due grandi artisti- afferma Frasca- La nostra Cantata dei Pastori è diversa, con un tocco romanticamente suggestivo, ma con tutta la vitalità dei personaggi principali, Razzullo e Sarchiapone. Angela Caterina sarà la diavolessa, un ruolo insolito per lei, a sottolineare le trame del male all’avvicinarsi della nascita del Messia. Le musiche, i canti popolari, i costumi dell’epoca ci richiamano le atmosfere intimistiche proprie del periodo natalizio, per invitarci ad essere sempre operatori di pace, costruttori di ponti di solidarietà, in un periodo storico segnato da tante emergenze umanitarie, come le guerre, l’aumento della soglia povertà. Uno spettacolo per un augurio di amore”-.

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