Cesinali, domenica 9 ottobre con “L’Ultimo Scugnizzo” si riapre la stagione del Teatro d’Europa
Sipario al “Teatro d’Europa” di Cesinali, con una nuova stagione ricca di novità. “A Teatro si respira la vita” è il motto della Compagnia guidata da Luigi Frasca ed Angela Caterina che, dopo 30 anni di palcoscenico, intraprende la nuova sfida della produzione dei propri spettacoli.
Un cartellone pensato e realizzato per promuovere le migliori pagine della letteratura, con i suoi grandi autori, come i fratelli De Filippo, Edoardo Scarpetta, Raffaele Viviani, Luigi Pirandello, raccontati dal talento e dalla sensibilità della compagine irpina, che diventa non solo interprete, ma anche produttrice di espressioni artistiche.
“Ritorniamo con grande entusiasmo a teatro”- spiega Luigi Frasca– aprendo la nuova sfida della produzione, con la quale possiamo investire nella qualità delle nostre proposte artistiche, evitando di ospitare compagnie provenienti da altri territori”-.
Si comincia domenica 9 ottobre, alle 18.30 (replica domenica 16 e domenica 23), con “L’Ultimo Scugnizzo”, di Raffaele Viviani. Sul palcoscenico, Luigi Frasca, Angela Caterina, con Massimo Borriello, Giuseppe Relmi e Massimo Testa. Gli altri interpreti sono Sabrina Aquino, Maria Chiara Carpenito, Andrea Gisi, Ettore Luce, Angelina Martino, Marco Pacilio, Antonio Serpico, Anna Todisco. Completano il cast Rosella Albanese, Sergio Barchiesi, Roberta Castronuovo, Andrea Della Sala, Assunta Galluccio, Laura Picone, Antonio Prisco, Marika Solimene, Sabino Tommasetti, Antonio Uva. Le ballerine sono Federica De Maio e Sharon Tarantino, il direttore musicale è Massimo Testa, mentre la voce è di Giuseppe Relmi. Le scenografie sono di Franco Laudati, le coreografie di Tamara Torres Molina, i costumi di Oriana Roca, i tecnici audio-luci sono Alex Dello Iacono e Luca Aquino.
La regia è di Luigi Frasca. “E’ una commedia in tre atti-precisa Frasca- che tocca temi molto attuali, come la miseria, l’emarginazione sociale, ma anche il desiderio di mettere su famiglia. Una speranza, o forse un sogno, per chi vive nelle periferie, nei vicoli, nei quartieri degradati, e desidera un futuro dignitoso per i propri figli”-.
Una storia intensa, narrata con il rispetto e la solidarietà verso le fasce più deboli e la loro difficile condizione esistenziale.
“A volte, nonostante gli sforzi- continua Frasca– chi viene dai rioni popolari non riesce ad inserirsi nella vita normale, rimanendo sempre “Scugnizzo”, ossia povero ed emarginato. L’idea dello spettacolo nasce anche per rendere omaggio al pensiero di don Ferdinando Renzulli, il fondatore del “Teatro d’Europa”, che, grazie alla recitazione, sottraeva dal disagio sociale tanti giovani”-.
Un esordio in grande stile, dunque, con uno spettacolo d’autore.