Ciccio Millesi: “Varese già archiviata, la nostra rabbia la faremo vedere contro il Pescara”
Il capitano di mille battaglie a Varese è stato decisamente il migliore in campo. Ma non per questo pretenderà di giocare sin dal primo minuto contro il Pescara. Il catanese è calciatore serio e, dall’alto della sua grande esperienza ed umiltà, sa bene che la concorrenza è tanta, e che occorre sacrificarsi in nome e per conto del superiore interesse della squadra. Lui, da capitano fedele, accetta ed accetterà serenamente tutte le decisioni e le indicazioni del mister. Ciccio è troppo attaccato ai colori biancoverdi per pensare di rivendicare diritti di precedenza. E’ pronto a sacrificarsi per il bene dell’Avellino.
“L’Avellino ha la fortuna di avere una rosa di calciatori molto uniti, che sanno fare gruppo. Non esistono nè titolari nè riserve. Avete visto che chiunque manchi, il sostituto non ne fa sentire la mancanza. Tutti possiamo sostituire tutti. Per quanto riguarda la fascia sinistra, siamo in quattro e tutti allo stesso livello. Senza considerare che diversi di noi sanno adattarsi a piu’ ruoli. Sabato a Varese abbiamo subito un torto grandissimo ma adesso siamo già pronti a voltare pagina. Abbiamo già smaltito l’amarezza e adesso dobbiamo trasformare il risentimento in rabbia positiva contro il Pescara. La squadra abbruzzese ha cambiato allenatore e contro di noi vorrà dimostrare di essere quella che da piu’ parti veniva considerata come una delle pretendenti alla promozione. Loro avranno tanto spirito di rivalsa. Ma noi dobiamo pensare solo a noi, senza guardare chi ci troveremo di fronte. Noi siamo decisi a fare la nostra gara, perchè siamo decisi a farci valere. Sabato prossimo daremo anche l’anima. I torti arbitrali? Non credo che diamo fastidio a nessuno. La nostra è una società seria e signorile. Se ci sono errori dei direttori di gara è perchè il livello tecnico degli arbitri purtroppo si è abbassato. Sabato prossimo cercheremo pure di dare una risposta sul campo a qualche calciatore del Pescara che all’andata parlò male della nostra squadra. Faremo parlare il terreno di gioco: quello è un giudice inappellabile”.