Alla fase conclusiva i laboratori del Clan H. Salvatore Mazza: “Il teatro è un sogno che divora. Ma crederci con amore, aiuta a sopravvivere”
Dopo il grande successo di “Quid est veritas”, la Compagnia Clan H si prepara per una serie di attività ed appuntamenti. Oltre all’aspetto puramente teatrale ed artistico, tante sono le attività dirette da Salvatore Mazza: i laboratori teatrali, che ogni anno riscuotono consensi ed adesioni, aspettano chiunque voglia conoscere il mondo del teatro: al Corso di teatro per ragazzi, e al Corso di teatro per tutti, attivi ormai da 26 anni, si è aggiunto il Corso di Dizione, Public Speking e Comunicazione, rivolto a tutti i professionisti che lavorano con la parola e l’eloquio.
Il teatro per bambini e ragazzi del Clan H è un’esperienza di crescita. Attraverso il gioco teatrale, il movimento, la gioco-dizione, viene stimolata l’espressività dei giovani allievi, utilizzando sia il linguaggio verbale che corporeo. Il teatro per bambini e ragazzi ha una forte componente aggregativa ed un potere educativo elevato, perché stimola l’integrazione e la cooperazione di gruppo, la relazione con gli altri, il miglioramento dell’autostima e dei movimenti. Ogni partecipante è chiamato a svolgere un ruolo e questo permette di creare, con l’immaginazione e con la fantasia, e di sentirsi partecipe.
Il percorso intrapreso durante l’anno termina con lo spettacolo finale che, anche quest’anno, vedrà in scena tutti i partecipanti. Il laboratorio dei ragazzi dagli 8 ai 14 anni porterà in scena il 12 maggio alle ore 20.30 “Che colpa abbiamo noi”, mentre il giorno 13 Maggio, sempre con inizio alle ore 20,30, il laboratorio per tutti presenterà “Le metamorfosi di Orfeo”. Entrambi gli spettacoli saranno rappresentati all’Ex ECA in via Tagliamento ad Avellino ed avranno ingresso gratuito.
Salvatore Mazza, dichiara: “È straordinario che la nostra compagnia, il Clan H, sia attiva da anni e continui imperterrita, nonostante l’assenza di contributi. C’è Il pubblico che ci segue e foraggia il nostro sogno. Perché il teatro è un sogno, un sogno che divora. Ma crederci, con amore, aiuta a sopravvivere”.