Conosciamo i candidati a Sindaco di Avellino – Ecco l’on. Giancarlo Giordano della Lista “Per cambiare Avellino l’alternativa c’è”
Conosciamo l’on. Giancarlo Giordano, 40 anni, gia’ consigliere comunale ad Avellino nel 1995 e dal 2004 al 2006 anche assessore alle politiche sociali. E’ stato eletto alla Camera dei Deputati alle scorse elezioni del mese di febbraio nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà. E’ candidato sindaco della coalizione che, sotto il simbolo di “PER CAMBIARE AVELLINO L’ALTERNATIVA C’E’ ”, riunisce Sel, Prc, Idv e alcuni movimenti cittadini. ”La politica – dice – o passa per un’assunzione di responsabilità da parte di tutti oppure è quello che è oggi, un teatrino”.
Nel mirino il Pd :“Il Partito Democratico a Roma come ad Avellino – spiega Giordano – ha compiuto la sua svolta moderata, noi qui abbiamo capito prima di altri che si trattava di un partito inservibile al cambiamento, tanto inservibile da non capire il senso della nostra proposta che non era né ottusa politicamente né presuntuosa personalmente”.
Un’ambizione però ce l’ha ed è quella di restituire alla politica “sobrietà”.
“A guardare le liste – continua Giordano – vedo cose preoccupanti: una fabbrica dell’antipolitica. Ai più giovani probabilmente avranno promesso qualcosa per farli candidare, ma chi avrà accettato sarà anche il primo ad essere stato ingannato”. Da questo gioco si tira fuori la sinistra che propone una lista civica per “ridar forza ai partiti”.
La città ha bisogno di impegno gratuito, quello che i candidati della lista garantiscono.
A chi critica la velleitaria corsa con una sola lista il parlamentare risponde che “non si è voluto fare confusione. La logica dell’uno più uno finisce per creare mostri, veri e propri Frankenstein, come quelli di candidato sindaco del Pdl alleato di Galasso che dice di voler cancellare gli ultimi 10 anni di amministrazione salvo poi rendersi conto di aver vicino proprio l’ex sindaco. Oppure quello di un Pd che caccia gli “impresentabili” perché vicini a Città Nuove ma poi si presenta con un alleato, Arturo Iannaccone, che fino a ieri era nel centrodestra. O come ancora un Udc che invece di gestire il potere che ha, lo rappresenta con una lista ad “Alto Calore” aggiunto.”
Insomma “non c’è nulla di buono per la città se non vinciamo noi”.
Dalla crisi, spiega, “si può uscire solo in due modi e non tutti insieme: con la conservazione ma in questo caso si salvano solo i più forti o col cambiamento e in questo caso si prova a salvare tutti a discapito dei privilegi di pochi”.
Qui secondo Giordano c’è la differenza perché tutte le altre liste sono in campo per la conservazione.
Quanto al programma, c’è da ribaltare la logica delle spese pubbliche. Finora si è parlato di cemento, cemento, cemento. Bisogna , invece, pensare a servizi, servizi, servizi. Avellino nel programma della sinistra deve diventare punto di coordinamento su queste tematiche riacquistando il suo ruolo di capoluogo, a partire dall’acqua pubblica e poi cultura, scuola, servizi sociali.
“Non vogliamo far cantare D’Alessio , ma i nostri giovani per utilizzare i soldi risparmiati a favore delle fasce più deboli” .
Tema centrale è anche quello del Piano Urbanistico Comunale che , ormai scaduto, è stato negli anni volutamente inapplicato o applicato male in uno dei suoi punti più importanti quello della perequazione. Chiede conto di questo ad alcuni candidati aggiungendo che forse i motivi sono quelli di una nuova cementificazione in aree appetibili come quelle di Piazza Macello o Contrada Baccanico.
Francesco Aufiero