Conservatorio «Cimarosa», al Castello ducale di Bisaccia viaggio vocale e strumentale nell’era rinascimentale e barocca

Dopo lo straordinario successo dicritica e pubblico della Summer School “La parola diventa musica dalla modernità a Carlo Gesualdo”, che ha visto protagonista il Conservatorio di Avellino nella quinta edizione promossa dallaAssociazione di Promozione Sociale “Carlo Gesualdo” con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno ed il coordinamento del professor Carlo Santoli, si ritorna alle attività concertistiche.
Domenica 3 settembre alle ore 19, gli studenti dell’Ateneo musicale «Domenico Cimarosa», presieduto da Achille Mottola e diretto Maria Gabriella Della Sala,porteranno in scena al Castello ducale di Bisacciaun viaggio vocale e strumentale nell’era rinascimentale e barocca.
Il concerto dal titolo “E venga ancora Orfeo con la sua lira”, vedràl’Ensemble madrigalistico del Cimarosael’Ensemble di musica antica, diretti dai Maestri Rosario Totaro e Pierfrancesco Borrelli, eseguire brani che vanno dal Concerto Grosso in La maggiore op.7 n. 4 di Michele Mascitti ai brani di Giovanni Domenico da Nola (Quando vi veggio andar donn’in carretta), di Adrian Willaert (Madonna mia famme bon’offerta), Orlando Di Lasso (S’io ve dico ca sete lachiù bella). E ancora: le note di Luca Marenzio, Lodovico Agostini, il Concerto Grosso XII ‘Propitia Sydera’ di Georg Muffat, il Concerto Grosso in Re minore ‘La follia’ H143 di Francesco Geminiani e l’esecuzione di Com’esser può ch’io viva di Carlo Gesualdo.
Sul palco i soprani Teresa Di Gennaro, Italia Esposito, Carmela Torre; alto Gerardina Lombardi; tenore Alessandro Caro; basso Roberto Gaudino; violini di concerto il M° Vincenzo Meriani e M° Vincenzo Corrado; violini Francesco Apostolico, Agostino Attianese, Enza Bisogno,Mariapia De Stefano, Antonella Di Lillo, Chiara Ricciardi, Alessandro Simone; viole M° Simone Basso, Valentina Grasso, Fiorina Vece; violoncelli M° Matteo Parisi, Valentino Milo; contrabbasso Vincenzo Lo Conte.

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