Continua la maledizione del PalaRadi di Cremona per la Scandone che perde ancora in Lombardia: 88-81
Vanoli Cremona – Sidigas Avellino 88 – 81
Parziali: 19-26, 44-40, 63-64
Altra sconfitta, l’ennesima, rimediata dalla Scandone al PalaRadi di Cremona. E’ una vera e propria maledizione la trasferta dei Lupi all’ombra del Torrazzo. Infatti i Biancoverdi avellinesi hanno perso sei gare su sei disputate nel palasport cremonese. Questa sera la Scaondone le ha tentate tutte per cercare di sfatare questo tabù, ma le solite amnesie e “debolezze mentali” nei momenti topici, vale a dire gli ultimi minuti, sono state nuovamente fatali agli uomini di Frank Vitucci. E sì, perchè, al cospetto di una formazione di casa che già sapeva (in virtù della vittoria di Trento contro Capo d’Orlando) di avere conquistato la storica partecipazione alla Coppa Italia, la Sidigas non ha saputo sfruttare l’aspetto motivazionale, certamente piu’ stimolante, ed ha perso ancora una volta un match che avrebbe potuto fare suo. Anche se c’è da dire che negli ultimi cinque minuti di gara è venuto fuori in maniera prepotente ed irrefrenabile il talento di Kenny Haies che ha messo dentro qualcosa come 34 punti, con percentuali stellari, rispetto alle quali non c’è stata possibilità per i Lupi. Nelle fila della Scandone hanno retto il confronto alla grande le positive prestazioni di Banks (con ben 25 punti a referto), Gaines (19), Harper (17) e Hanga (14). Decisamente sotto tono, viceversa, le prove di Cavaliero e Anosike.
Dopo questa sconfitta, per la Scandone ci sarà l’obbligo della vittoria fra sette giorni, quando al Paladelmauro arriverà Varese, per avere la certezza del ritorno alla partecipazione alla Coppa Italia, che si disputerà nel mese di Febbraio a Desio.
Il tabellino:
Vanoli Cremona: Hayes 34, Gazzotti, Vitali 11, Mian 3, Campani, Ferguson 11, Mei, Clark 7, Cusin 14, Bell 8. All. Pancotto.
Sidigas Avellino: Anosike 4, Gaines 19, Cadougan ne, Guglielmi ne, Hanga 14, Banks 25, Cavaliero, Cortese, Trasolini 2, Severini ne, Lechthaler, Harper 17. All. Vitucci.