Coppa Italia, Avellino – Juve Stabia 3 – 1, lusinghiero l’esordio dei Lupi nella nuova stagione ufficiale. Ma Pazienza…..

Avellino – Juve Stabia 3 – 1

Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Armellino, Frascatore, Tribuzzi, Rocca (dal 77′ De Cristofaro), Palmiero, D’Ausilio (dal 77′ Sounas), Liotti (dall’86’ Cancellieri), Gori (dall’86’ Vano), Patierno (dal 63′ Russo). A disposizione: Marson, Guarnieri, Pizzella, Rigione, Benedetti, Llano, Sannipoli, Maisto, Arzillo, Toscano, Fusco. All.: Michele Pazienza.

Juve Stabia: Matosevic, Floriani Mussolini, Bellich, Varnier (dall’84’ Ruggero), Mignanelli (dal 71′ Rocchetti), Buglio, Leone (dal 71′ Candellone), Romeo (dal 62′ Di Marco), Pierobon (dal 62′ Tonin), Piscopo, Artistico. A disposizione: Signorini, Esposito, Baldi, Folino, Meli, Da Riva, Guarracino, Di Dio. All.: Guido Pagliuca.

Arbitro: Lovison di Padova. Assistenti: Parisi di Bari e Langhezza di Mestre

Marcatori: al 2′ Tribuzzi, al 22′ Piscopo (JS), al 45′ Frascatore, al 66′ Tribuzzi.

Lusinghiero l’esordio dei Lupi nella nuova stagione ufficiale. Al cospetto di una Juve Stabia fresca di promozione in Cadetteria, e da considerarsi a tutti gli effetti di categoria superiore, gli uomini di Pazienza hanno restituito una prestazione di buon livello tecnico, ed ottimi spunti in una fase offensiva forse fin troppo ridondante, almeno se si guarda alle caratteristiche peculiari degli interpreti in maglia verde.
E’ sicuramente calcio d’agosto, e quindi le stesse valutazioni di carattere tecnico-tattiche possono lasciare il tempo che trovano, ma il match di questa sera qualche spunto su pregi e difetti della compagine avellinese lo ha chiaramente consegnato alla nostra valutazione.
A rivedere meglio il match di questa sera, ci pare che Pazienza sia passato da un eccesso all’altro rispetto allo scorso hanno. E sì, perchè nella stagione scorsa il tecnico foggiano ha mostrato l braccino corto, almeno per quanto riguardava l’assetto offensivo casalingo (vedi i 4 mesi senza vittoria). Quest’anno il trainer biancoverde rischia di eccedere in mancanza di prudenza, o meglio di equilibrio tra le due fasi. Francamente a noi pare di aver visto una squadra troppo votata alla fase offensiva, con uno schieramento abnorme di uomini (per caratteristiche tecniche) naturalmente inclini all’attacco, a nocumento della fase difensiva, con Liotti, Tribuzzi, Rocca e D’Ausilio (praticamente l’80% dei 5 uomini della seconda linea) non particolarmente adusi all’interdizione.
Sono nate da qui, a nostro avviso, quelle voragini nel centrocampo dei Lupi, che, quando la Juve Stabia recuperava palla, si trasformavano in vere e proprie praterie là in mezzo. Ma sulle fasce il problema diventava addirittura esiziale ( vedi gol delle vespe!), perché né Liotti a sinistra, né tantomeno Tribuzzi a destra (a proposito del quale non abbiamo capito i compiti di mediano nel non possesso, che determinavano inevitabilmente un enorme vuoto sulla fascia di competenza!), sanno fare la fase difensiva. Qualcuno eccepirà che mancavano Toscano e Sounas, ma crediamo che i cambi di Rocca con il Greco e D’Ausilio con Toscano non possano migliorare di molto la situazione nella fase passiva.
A nostro modesto parere, Pazienza dovrebbe prendere in seria considerazione anche l’opportunità di cambiare sistema di gioco, magari affidandosi ad un più razionale ed equilibrato 4-4-2, con una mediana disposta a rombo, avente a vertice basso Palmiero e a vertice alto Sounas, con ai lati Liotti e Tribuzzi.
E’ chiaro che il tempo potrà ancora lavorare a favore di Pazienza, atteso che mancano tre settimane all’inizio del campionato, ma il tecnico biancoverde farebbe bene a sfruttare questo tempo per studiare almeno un paio di piani tattici alternativi e/o complementari (a cui fare ricorso durante la gestione delle gare di campionato) a questo 3-5-2 di base, che potrebbe non risultare ottimale per sfruttare al meglio le potenzialità tecnico-tattiche dei calciatori a disposizione.

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