Coppa Italia, Avellino – Nola 0 – 1, in formazione sperimentale i Lupi deludono all’esordio davanti al proprio pubblico
Avellino – Nola 0 – 1
Avellino: Lagomarsini, Acampora (dal 64′ Matute), Morero, Ciotola, Ventre (dal 46′ Tompte), Scarf, Nocerino (dal 78′ Mentana), Buono (dal 46′ Gerbaudo), Totaro, Dondoni, Sforzini (dal 57′ De Vena). All.: Graziani
Nola: Gragnaniello, Lippiello (dal 53′ Paradisone), Lenci, Olivieri, Pepe, Varriale (dal 74′ Del Prete S.) , Del Prete Simone, Vaccaro (dal 76′ Falanga), Esposito (dall’83’ Stoia), Colarusso (dal 69′ Esposito Lauri), Tagliamonte. All.: Liquidato.
Arbitro: Centi di Viterbo. Assistenti D’Ilario e Mattera
Marcatori: al 40′ Esposito.
Espulso all’89’ Dondoni per doppia ammonizione. Ammoniti: Colarusso (N), Morero, Dondoni, Tompte. Angoli: 8-4. Rec.: 1′ p.t.; 4′ s.t. Spettatori paganti: 2.635.
I Lupi non riescono a bagnare con una vittoria l’esordio ufficiale al Partenio-Lombardi, al cospetto di un Nola ben messo in campo, che non si è lasciato sorprendere. Amara, dunque, la Coppa Italia per i ragazzi di Graziani.
Davanti ad una discreta cornice di pubblico, i ragazzi biancoverdi, non hanno di certo ripetuto la convincente prova offerta domenica scorsa in campionato, in quel di Ladispoli. Molteplici i motivi alla base della debacle. Il primo è certamente da ricercarsi in una formazione altamente sperimentale, provata dal tecnico irpino, che ha praticamente rivoluzionato l’undici che era sceso in campo inizialmente in occasione dell’esordio in campionato. In pratica, soltanto tre elementi sono stati confermati da Graziani: Lagomarsini, Morero ed il giovane Buono.
Il secondo motivo, forse ancora più importante del primo, è rappresentato dal fatto che l’avversario di turno, il Nola, era una compagine matura e ben messa in campo dall’ottimo tecnico irpino, Stefano Liquidato. I Bianconeri hanno sorpreso sin dalla prime battute l’Avellino, con una difesa assai attenta, seguita da rapide ripartenze ed improvvise verticalizzazioni, che hanno messo in serie difficoltà, soprattutto i troppo compassato Morero, a cui è sfuggito più volte Esposito. Il centravanti nolano è stata una vera spina nel fianco dei Biancoverdi. E guarda caso, è stata proprio la prima punta bianconera a realizzare quello che sarebbe stato il gol-vittoria, al 40′ del primo tempo, con un ottima girata di testa, che non ha lasciato scampo a Lagomarsini.
Nella ripresa, Graziani ha fatto ricorso a tutti i cinque cambi a disposizione, ma le sue mosse sono valse a poco, atteso che Gragnaniello, ex di turno tra i pali nolani, non ha dovuto effettuare neppure una parata importante. L’Avellino è apparso davvero poco pericoloso negli ultimi trenta metri, forse pure perchè la sua prima punta, Sforzini, ha palesato una condizione fisica davvero assai precaria. Lo stesso De Vena che è subentrato nella ripresa, non è stato mai capace di impensierire la retroguardia bianconera. Tra le poche note positive della serata in casa biancoverde, è stata certamente la prova di Gerbaudo, che, almeno in alcune giocate, ha dato un saggio della sua classe superiore. Deludente anche il 19enne Tompte, che non ha saputo dare quel cambio di passo di cui la squadra aveva bisogno.
La nota positiva in assoluto ha certamente riguardato il pubblico, che ha incitato per tutta la durata del match i biancoverdi, ed al triplice fischio finale, ha tributato un lungo applauso alla formazione di mister Archimede Graziani. Domenica i biancoverdi saranno di nuovo in campo contro l’Albalonga per la seconda giornata del campionato di Serie D, girone G. L’avversario di turno è di quelli tosti davvero, e servirà un Avellino assai più tonico e motivato.