Cremonese – Avellino 3 – 1, brutta sconfitta dei Lupi, che recriminano per il gol del pareggio negato dall’ineffabile Ghersini
Cremonese – Avellino 3 – 1
Cremonese: Ravaglia, Almici, Canini, Claiton, Renzetti, Arini, Pesce, Croce (dall’84′ Cinelli), Piccolo (dal 60′ Castrovilli), Mokulu, Brighenti (dal 72′ Marconi). A disposizione: D’Avino, Procopio, Salviato, Cavion, Paulinho, Scappini, Perrulli, Scarsella, Garcia Tena. All.: Tesser.
Avellino: Lezzerini, Laverone, Suagher, Migliorini, Rizzato, Molina, Paghera (dall’86′Asencio), Di Tacchio, Lasik (dal 53′ Castaldo), Morosini (dal 63′Camarà), Ardemagni. A disposizione: Iuliano, Pozzi, Pecorini, Marchizza, Moretti, Kresic, Falasco, Ngawa. All.: Novellino.
Arbitro: Davide Ghersini di Genova. Assistenti: Rossi di La Spezia e Imperiale di Genova. Quarto uomo: Pillitteri di Palermo.
Marcatori: al 20′ Rizzato (aut.), al 22′ Morosini, al 32 Mokulu, al 93′ Castrovilli.
Ammoniti: Molina e Camarà. Angoli: 4-2. Rec: 1′ pt; 6′ st.
Diciamolo subito: la sconfitta ci poteva anche stare, non solo e non tanto perchè la Cremonese avesse meritato di vincere, ma soprattutto perchè i Lupi avevano costruito poco per non soccombere. Poi, un discorso a parte merital’incredibile decisione dell’ineffabile Ghersini, che ancora una volta ha penalizzato l’Avellino, che si è visto negare dal fischietto genovese un gol di Asencio al 90′, che (a detta anche di un ex portiere come Luca Marchegiani, dai microfoni di Sky) non aveva niente di irregolare.
L’Avellino esce sconfitto dallo stadio Zini di Cremona, ma al di là dell’epilogo amaro del match, i ragazzi di Novellino debbono recitare il “mea culpa” per avere perso contro un’avversaria che non ha mostrato di essere superiore. In fin dei conti, se andiamo a rivedere le tre marcature dei Grigiorossi, ci rendiamo conto che soltanto l’ultimo, inutile, gol di Castrovilli al 93′ giunge da un tiro in porta, mentre i due gol segnati nel primo tempo scaturiscono da due regali dei difensori biancoverdi, che in entrambi i casi si fanno del male da soli.
Dopo i primi venti minuti di gioco nel corso dei quali l’Avellino aveva tenuto assai bene il campo, c’è stato quest’autogol di Rizzato, vanamente proteso sulla linea di porta a respingere un cross insidioso di Croce dalla sinistra. Il pallone è passato davanti a Lezzerini che non ha avuto la prontezza e la reattività di intercettarlo, ed è finito tra i piedi di Rizzato, che, pressato da un paio di avversari, si è fatto rimbalzare la sfera addosso, compiendo il più classico degli autogol.
Ma l’Avellino ha saputo reagire immediatamente, e grazie ad un bellissimo dai e vai tra Morosini ed Ardemagni negli ultimi trenta metri cremonesi, è pervenuto al pareggio per opera dell’ex genoano, che ha piazzato un destro rasoterra di rara bellezza che si è insaccato a fil di palo alla sinistra del portiere lombardo. Smebrava tutto rimesso a posto, ma poi, dopo soli dieci minuti una dormita dei due centrali difensivi, Suagher e Migliorini, ha consentito a Mokulu di spingere dentro di testa una corta respinta di Lezzerini.
Chiuso in svantaggio il primo tempo, l’Avellino, dopo l’intervalli è uscito dagli spogliatoi con maggiore determinazione, e ha ripreso in mano il pallino del gioco. Ma, pur facendo la gara, i biancoverdi hanno inciso pochissimo negli ultimi venticinque metri, non arrivando quasi mai alla conclusione. Novellino le ha tentate tutte, inserendo subito, aL 53′ Castaldo al posto di Lasik, e successivamente al 63′ Camarà al posto di Morosini, passando dall’iniziale 4-4-1-1, ad un 4-3-1-2, e successivamente ad un 4-2-4 iperoffensivo. Ma francamente, la manovra è stata inefficace e farraginosa, anche per chiari demeriti di un Paghera assai poco costruttivo, per non dire confusionario.
Con un avversario che aveva pericolosamente arretrato il proprio raggio d’azione, non riuscendo neppure a ripartire con efficacia, l’Avellino ha continuato a presidiare vanamente la trequarti avversaria, fino a che, spinto dalla disperazione, mister Novellino non ha gettato nella mischia all’86’ anche il giovane Asencio, arrivando a comporre un attacco addirittura a cinque.
La disperazione di Monzon era stata anche per così dire premiata dal gran colpo di testa di Asencio che, giusto allo spirare del tempo regolamentare, su cross da centrocampo di Suagher, aveva preso l’ascensore ed aveva perentoriamente anticipato il portiere cremonese, mettendo la palla in fondo al sacco. Ma l’ineffabile Ghersini, che già aveva colpevolmente penalizzato l’Avellino lo scorso anno a La Spezia, ha annullato il gol del pareggio biancoverde per una presunta carica del giovane spagnolo sul pipelet grigiorosso.
Il gol in contropiede al terzo minuto di recupero del cremonese Castrovilli non ha fatto altro che sigillare una vittoria dei Lombardi, che francamente ci è apparsa premio eccessivo.
Foto: LaPresse