Crotone – Avellino 2 – 0, altra brutta sconfitta dei Lupi, che ormai sono in caduta libera

Crotone – Avellino 2 – 0

Crotone: Cordaz, Balasa, Claiton, Ferrari, Martella; Matute, Maiello (33′ st Salzano), Suciu, Ciano (45′ st Gigli), Padovan (9’st Torregrossa), Stoian.A disposizione: Stojanovic, Galardo, Dezi, Ricci, De Giorgio, Rabusic. All: Drago.
Avellino: Frattali, Pisacane, Ely, Chiosa; Bittante (24′ st Almici), D’Angelo (15′ st Sbaffo), Arini, Schiavon, Visconti(1’st Zito), Trotta, Comi.A disposizione: Gomis, Fabbro, Regoli, Vergara, Kone, Angeli. All.: Rastelli.
Marcatore: 38’pt (rig.) e 10′ st Ciano.
Arbitro: Luigi Nasca di Bari. Guardalinee: Simone Di Francesco di Teramo e Vincenzo Soricaro di Barletta.
Note: Ammoniti: Padovan (C). Angoli: 6-6. Rec.0 pt, 5 st.

L’Avellino perde pure a Crotone ed è ormai in caduta libera. L’undici di Rastelli soccombe allo Scida senza riuscire a dare, purtroppo, alcun segnale positivo. La “musica” è ormai la stessa: dopo aver preso il gol, la squadra biancoverde si scioglie come neve al sole e non è più in grado di recuperare il risultato. Anche in Calabria, contro la volenterosa compagine di Drago, abbiamo assistito ad un Avellino ormai spento sul piano della reattività e della combattività. E’ sembrata (fa male dirlo) una squadra impotente, fragile, addirittura rassegnata. Una bruttissima copia di se stessa, di quella formazione capace di battere le migliori del torneo nel girone di andata, ed anche di quella che nel primo scorcio del ritorno aveva fatto gridare al miracolo per le 4 vittorie consecutive. Ma dopo quegli incredibili 12 punti in appena 4 gare, l’Avellino ha avuto un calo spaventoso, arrivando a mettere insieme la miseria di 9 punti in ben undici partite, con due Sole vittoRie, tre pareggi, e qualcoa come 6 sconfitte.Pensate che nelle ultime 6 trasferte, l’Avellino ha raccolto solo il miserrimo punto di Varese. Se non è caduta libera questa…
E dire che allo Scida, alemeno inizialmente, non si era mesa proprio male per i Lupi, che nella prima parte del primo tempo avevano cercato di affondare i colpi, senza però riuscirci, anche per colpa dell’arbitro Nasca, che aveva negato un rigore per fallo su Comi, che era sembrato davvero eclatante. Ma la storia di questo match in terra calabrese ha detto, poi, nel prosieguo, di un Crotone che, dopo aver preso lentamente in mano il pallino del gioco, ha costretto nella propria metà campo i biancoverdi, che non sono piu’ riusciti a venire fuori. Sul finire della prima frazione di gioco, Nasca ha deciso di fare il protagonista del match, decretando un calcio di rigore (38′) per una trattenuta veniale di Ely nei confronti di un crotonese. Lo specialista Ciano (ex biancoverde) ha portato i calabresi in vantaggio. Da quel momento, le energie più che fisiche, mentali, dei Lupi sono scese vertiginosamente: all’improvviso, gli uomini di Rastelli sono rimpiombati nuovamente in quel torpore e quella impotenza che avevano caratterizzato la vergognosa prestazione di Varese.
A nulla sono valsi, ad inizio ripresa, gli innesti di Zito, e poi di Sbaffo, che avrebbero dovuto innalzare il tasso tecnico della compagine avellinese, ma hanno finito con il creare ulteriore confusione nella manovra offensiva. Nel frattempo, 10′ st, un pasticciaccio in difesa di Ely che svirgolava un rinvio al centro dell’area di porta, metteva in condizioni Ciano di raddoppire con una semplice ma efficace girata a rete a tre metri, che lasciava esterrefatto Frattali. Due a zero e partita maledettamente in salita. Forse fin troppo per i calciatori biancoverdi, sempre più allo sbando e praticamente refrattari rispetto “all’ineluttabile destino avverso”.
Altra sconfitta, senza reazione alcuna per i Lupi, che ha fatto ulteriormente arrabbiare i sostenitori biancoverdi, che ormai stanno perdendo anche le ultime speranze di poter vedere l’Avellino partecipare alla post season.

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