CSV Irpinia-Sannio: parte da Paternopoli il tour per valutare i bisogni del territorio irpino

Parte questo pomeriggio da Paternopoli il ciclo di incontri promosso dal CSV Irpinia Sannio ETS per incontrare i volontari e le istituzioni della Provincia di Avellino e confrontarsi così sui bisogni del territorio al fine di programmare al meglio attività e servizi che possano rispondere concretamente alle necessità delle comunità locali, attuando una strategia a lungo termine.

Primo appuntamento alle 18.00 presso SlowGood in piazza XXIV maggio a Paternopoli. Poi seconda tappa del tour venerdì a Caposele, presso Casa Houston ed ancora ad Avellino il giorno 15 ottobre presso il circolo Arci Avionica, Castel Baronia il 16 ottobre presso la sala consiliare, il 17 a Montoro presso l’Havana Lounge Bar e quindi a Lauro il 18 presso GF3 di via Carlo Alfano.

Un tour in 11 tappe che ha già toccato anche la Provincia di Benevento con gli incontri di San Marco dei Cavoti, Montesarchio, Benevento, San Bartolomeo in Galdo e che nel Sannio farà tappa domani a Guardia Sanframondi. Incontri che rappresentano uno degli strumenti con i quali il CSV Irpinia Sannio ETS porta avanti, per tutto l’anno, l’attività di rilevazione dei bisogni.

«Negli anni il nostro Centro servizi per il Volontariato – ha spiegato il presidente del CSV Raffaele Amore – ha rafforzato sempre più la sua presenza sul territorio sia con l’attivazione degli sportelli territoriali che con la promozione di attività in co-progettazione ed a supporto con le associazioni di Sannio ed Irpinia. Questo perché siamo convinti che la prossimità rappresenti un valore importante e che andare sul territorio faciliti il confronto e la condivisione di problematiche e soluzioni».

«Con la programmazione di questi incontri – ha aggiunto Amore – il nostro Centro Servizi vuole raggiungere due obiettivi, quello di rafforzare la presenza sul territorio e quello di rilevare i bisogni degli ETS per una programmazione delle attività per il prossimo triennio quanto più rispondente possibile alle esigenze di volontari e comunità locali raggiungendo anche quegli ETS già iscritti nel Registro Unico del Terzo Settore che ad oggi non usufruiscono dei nostri servizi».

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