Dopo la chiusura del calciomercato sono 28 i calciatori di Attilio Tesser: una rosa più che completa – Il botto finale? La conferma di Trotta

La qualità di questa rosa che viene fuori dalla chiusura del calciomercato la si apprezzerà solo vivendo, nel senso che sarà il campionato, con le sue 42 tappe, a decretare inappellabilmente la sua  bontà  tecnica. Insomma, in attesa del supremo giudizio del campo,  a sei giorni dall’inizio della nuova stagione, possiamo solo discutere sulla completezza del parco calciatori che il duo Taccone Junior – De Vito ha consegnato nelle mani del tecnico Attilio Tesser.

La rosa restituita al tecnico di Montebelluna dalla sessione estiva arriva a contare 29 elementi, dai quali bisogna comunque escludere Romulo Togni, la cui rescissione contrattuale è data come imminente. Dunque 28 calciatori, davvero un numero ragguardevole, forse ridondante anche per una stagione lunghissima come quella che si dovrà vivere in Cadetteria. Tre portieri, 9 difensori, 8 centrocampisti e 8 attaccanti. Ecco il quadro completo:

Portieri: Frattali, Offredi, Bianco;

Difensori: Nitriansky, Nica, Petricciuolo, Biraschi, Rea, Ligi, Chiosa, Visconti, Giron;

Centrocampisti: Gavazzi, D’Angelo, Arini, Jidayi, Bastien, Zito, Schiavon, D’Attilio;

Attaccanti: Insigne, Soumarè, Tutino, Trotta, Castaldo, Napol, Tavano, Mokulu.

Non c’è che dire: tutti i ruoli sono sicuramente più che coperti, anzi alcuni possono contare anche sulla terza scelta, come il difensore esterno destro, oppure il centrale di centrocampo, oppure ancora il trequartista. Tesser avrà sicuramente il suo bel da fare per gestire questa truppa alquanto “pingue”.

Ma se in termini di quantità problemi non esistono, forse in questa rosa qualche limite sul piano della qualità potrebbe subentrare, specie se si pensa che l’Avellino dovrà “obtorto collo” rinunciare per ancora tre mesi alla classe pura, alla personalità ed al carisma di un uomo che lo scorso anno ha ampiamente dimostrato di essere insostituibile: Gigi Castaldo. In questo senso, ci sembra che benissimo abbia fatto la società di Piazza Libertà a non cedere alle lusinghe del mercato che volevano Marcello Trotta con la valigia in mano. Perchè, partendo dal presupposto che la qualità tecnica in una squadra (specie se con ambizioni di vertice) non deve bastare mai, l’avere trattenuto un attaccante come il 23enne casertano, che in cadetteria potrebbe fare davvero la differenza, ci pare un chiaro connotato di intelligenza e lungimiranza da parte del club biancoverde.

 

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