E gli Irpini, come stanno?

Da un pò di tempo ci stiamo chiedendo  come, realmente, possa stare la gente della provincia di Avellino e come sta vivendo questa  profonda crisi economica nazionale ed internazionale, che pare non trovare ancora una soluzione, almeno nel breve periodo.

L’informazione e la politica in questi ultimi giorni, pare abbiano dimenticato i reali  problemi del paese quali disoccupazione galoppante, imprese e fabbriche che chiudono, continua perdita di posti di lavoro , e per chi un lavoro ha la fortuna di averlo ancora, stipendi da fame. Il tutto senza parlare delle pensioni sempre piu’ misere riseptto al lievitare del costo della vita.  L’Istat ci fa sapere che nel nostro Paese vivono sempre piu’ famiglie in situazione di povertà, e che persino i consumi alimentari sono drasticamente calati tanto, appunto perchè sempre piu’ famiglie non hanno soldi per garantirsi neppure i necessari pasti quotidiani. Per non parlare di quei genitori che sono stati costretti a negare lo studio universitario ai propri figli, mentre c’è chi rischia di perdere anche la casa perché non riesce a pagare il mutuo! La gente irpina, come nel resto della Penisola, è ammutolita e frustrata davanti a questa situazione, specie dopo la rabbia per il risultato elettorale che ha finito di destabilizzare l’intero Paese. In ogni angolo della città, si discute e si spera che i rissosi uomini politici del “Bel Paese” riescano a formare un governo per evitare soprattutto un tracollo economico all’Italia. Logicamente non si può non continuare a sperare che in questo 2013, con un nuovo governo, ci possa  essere la tanto auspicata ripresa economica, che ricrei occupazione per i giovani,  riduca la pressione fiscale e congeda incrementi ai trattamenti pensionistici minimi ormai fermi da troppi anni. Inoltre, non possiamo non evidenziare il malcontento dei pubblici dipendenti che, se da un lato vivono una situazione di privilegio, legato alla sicurezza del posto di lavoro, dall’altro, purtroppo  il blocco dei rinnovi contrattuali, ha fatto precipitare sempre di più il potere d’acquisto dei loro stipendi. In questa situazione i tantissimi “monoreddito” hanno serie difficoltà ad arrivare addirittua anche alla terza settimana.

Noi non sappiamo come andrà a finire questa crisi, se si farà un governo,  o se ci saranno nuove elezioni. Ma crediamo che oggi nella mente degli Italiani e degli Irpini in particolare, ci sia l’attesa che questa grave situazione dell’ingovernabilità e della cattiva politica si risolva al più presto, e che soprattuto questa tremenda crisi  si sciolga al sole come quest’ultima neve di marzo.

Geremia Niespolo

 

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