Eccellenza, contro il temutissimo Agropoli la Virtus scaccia la crisi e torna alla vittoria con un secco 2-0
Porta imbattuta, carattere da vendere, concretezza sotto porta. Basterebbe questo per svelare gli ingredienti con i quali mister Rino Criscitiello spezza un incantesimo durato troppo a lungo e riporta la Virtus Avellino alla vittoria.
La nuova avventura in panchina del tecnico avellinese non poteva iniziare nel miglior modo possibile. Regolare di giustezza una delle pretendenti al trono del Girone B di Eccellenza Campania era uno degli elementi mancanti alla pozione.
Poi una ritrovata solidità difensiva, un rinnovato spirito di sacrificio, un pizzico di buona sorte, mescolati adeguatamente da un centrocampo che ha finalmente iniziato a girare e un attacco pesante che ha messo a segno le due reti che hanno piegato le gambe all’Agropoli con Campione e Mariconda ha fatto il resto e scacciato i demoni da San Michele di Serino
La cronaca della gara parte dal 15esimo quando una sgroppata di Maresca porta scompiglio in area costiera. Il cross del laterale sinistro virtussino innesca il fallo di mano di Russo. Per l’arbitro è rigore. Capitan Alleruzzo, potrebbe cambiare la storia del match e forse quella dell’intera stagione per i colori bianconeroverdi, ma decide di regalare al suo pubblico un supplemento di apprensione facendosi parare il rigore da uno straordinario Capone. Il portiere biancoazzurro prima devia il tiro piuttosto centrale dagli 11 metri e poi mette in angolo il colpo ravvicinato dello stesso Alleruzzo mantenendo inviolata la propria porta. La reazione degli ospiti è molto blanda e bisogna aspettare il 28esimo per accorgersi di Robertiello in porta. Il portierone salernitano devia alla Garella il tiro di Selvaggio e fa capire a tutti che da lì oggi non si passa. La Virtus spinge sull’acceleratore e Mariconda e Campione lottano e si fanno sentire sotto porta. La pressione di quest’ultimo al 31esimo è talmente efficace che porta Russo all’errore da matita blu. Il suo tiro viene deviato dal diretto avversario e beffa Capone. La Virtus passa in vantaggio e mister Criscitiello decide di ingabbiare il match. Solo al 38esimo il solito Selvaggio sguscia via ma in velocità perde il contatto con la palla e solo davanti a Robertiello cicca clamorosamente e mette a lato. In pieno recupero la Virtus potrebbe raddoppiare. Ancora Campione scatta sul filo del fuorigioco e con un tocco felpato batte Capone, ma la bandierina era già alta e l’arbitro è costretto ad annullare per fuorigioco. Dopo un giro di lancette manda tutti a riposo.
Pronti. Via. E la Virtus raddoppia in apertura di ripresa. Mariconda è un rapace e si avventa al 49esimo su una palla vagante. La strappa dai piedi di Giura e raddoppia infilando Capone con un preciso destro. La Virtus la vuole chiudere e continua a pungere con ripartenze costanti. Al 55esimo ci prova di nuovo Campione che sfrutta l’assist di Viscido e semina il panico dal limite dribblando mezza difesa ospite ma mettendo di poco a lato. Al 58esimo ci prova anche Alleruzzo ma Capone è in traiettoria e para in due tempi. Il resto della gara è un disordinato forcing cilentano che però non impensierisce una retroguardia che vede il più che positivo debutto di Dragone in coppia con Alleruzzo. Al 78esimo la partita si spegne definitivamente con l’espulsione di Santonicola e si attende solo il triplice fischio per assegnare i tre punti alla Virtus Avellino che dopo 3 passaggi a vuoto torna a sorridere tra le mura amiche.