Emergenza coronavirus, il presidente dell’ANCE Avellino Di Giacomo: “Grandi difficoltà per i nostri cantieri”
“Stiamo mettendo in campo tutti i nostri sforzi per tutelare la salute dei lavoratori, ma dal territorio le imprese ci stanno segnalando situazioni paradossali e blocchi, precisa il Presidente Michele Di Giacomo, secondo il quale “di questo passo tantissime imprese rischiano di scomparire”.
L’emergenza sanitaria, dichiara il Presidente Ance Avellino, si va ad aggiungere a 11 anni di crisi e all’assenza di misure organiche per far ripartire concretamente il settore come chiediamo da tempo.
Occorre dunque agire immediatamente con un pacchetto di misure urgenti a sostegno delle imprese e dei territori più colpiti, ma anche con provvedimenti strutturali immediatamente operativi necessari per rimettere in moto il Paese, a cominciare da una grande opera di semplificazione delle procedure.
Rispetto all’emergenza sanitaria COVID – 19 il Presidente sottolinea che “ L’organizzazione del cantiere, in troppi casi non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo Dpcm. Tra le altre difficoltà segnalate in questi giorni dal sistema Ance su tutto il territorio, si evidenzia: impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro, la difficoltà a reperire i materiali edili”.
Per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, aggiunge il Presidente dei costruttori. Tra queste:
- Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l’anno in corso;
- Sospendere tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza;
- Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e attivare immediati pagamenti per i cantieri che si fermeranno.
“Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo fare e chiedere affinché sia tutelata la nostra forza sociale ed economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a lavorare per far crescere il nostro Paese più forte di prima”, conclude Di Giacomo.