Fabbro: “Bando ai facili entusiasmi, perchè il campionato è molto difficile – La Ternana? Guai a sottovalutarla”

 E’ il “nonno” della squadra. Alessandro Fabbro, con le sue 34 primavere ha esperienza da vendere e lo si nota anche quando viene in sala stampa. Il roccioso difensore friulano ha parlato dei successi dei Lupi ma ha anche ammonito tutti circa eventuali rischi da eccesso di entusiasmo. A parere di Fabbro, il campionato è ancora lungo e irto di difficoltà.

Il segreto dei nostri successi si chiama lavoro e sacrificio, sia da parte di noi calciatori e sia per il grande impegno dello staff tecnico che ci guida in maniera impeccabile. Ora stiamo attraversando un ottimo momento, e queste belle vittorie non fanno che accrescere le nostre convinzioni e la nostra autostima. Ma guai a farci prendere dai facili entusiasmi, perchè il campionato è molto lungo e difficile. Ora siamo terzi per questa serie di vittorie. Ma potremmo anche ritrovarci ottavi se per qualche settimana non dovessimo vincere. La Ternana? E’ una squadra ostica, difficile da affrontare. Sono convinto che gli Umbri verranno ad Avellino con l’intento di tornare a Terni con un risultato positivo. Noi non dobbiamo assolutamente commettere l’errore di sottovalutare la compagine di Tesser, altrimenti potremmo correre rischi seri. I Tifosi? Debbo essere sinceri, nei momenti piu’importanti della gara è difficile sentirli, specie se sono dall’altra parte del campo. Contro il Livorno, nelle fasi finali del match, io personalmente ero in trans agonistica e forse a stento sono riuscito a sentire qualche mio compagno di squadra. La lotta per la promozione? Non ci dobbiamo pensare. A noi compete lavorare e continuare ad impegnarci al massimo. E poi non possiamo smarrire proprio adesso la nostra arma migliore che è l’umiltà e il grande spirito di sacrificio. Noi non abbiamo grandi nomi e non ci sentiamo una grande squadra. Forse ci sono avversarie meglio attrezzate. Noi siamo consapevoli dei nostri limiti, anche se poi in campo sappiamo cosa fare e non temiamo nessuno. Come, per esempio, il nostro Arini, che magari non avrà il nome di un avversario come Luci, ma sicuramente in campo riesce ad asfaltare anche gente di quel calibro”.

 

Loading