Facciamo conoscenza con i candidati a Sindaco di Avellino – Ecco Vincenzo Quintarelli della lista MSI-DN

 

 

Alle prossime elezioni al Comune di Avellino sono nove i candidati alla poltrona di Sindaco. Noi abbiamo voluto conoscerli meglio. Cosi, dopo Tiziana Guidi del Movimento Cinque Stelle, abbiamo incontrato il secondo candidato.

Si tratta di un giovane avvocato, Vincenzo Quintarelli, che è il candidato a Sindaco per la lista della rinata Destra Nazionale che si ripresenta in una campagna elettorale con il simbolo del MSI. La compagine è frutto della confluenza di quattro partiti: Rifondazione Missina, Forza Nuova, Fiamma Tricolore e La Destra. La presentazione e’ avvenuta in quello che una volta era il cuore pulsante del centro storico avellinese: davanti al palazzo della Dogana. “Si tratta sì di un edificio privato  – esordisce Quintarelli – per cui le complicazioni riguardano aspetti relativi all’esproprio e all’acquisto dell’immobile. Ma indubbiamente l’Amministrazione comunale da questo punto di vista è in ritardo. E il nostro primo obiettivo è proprio questo: riportare al suo splendore uno degli edifici storici nonché simbolo della città”.

 Avellino e’ un cantiere aperto, con tanti lavori rimasti a meta’ per il tunnel di Piazza Liberta’ e non solo. La sede del tribunale è oramai fatiscente e inadeguata, cosi’ come lo sono i tanti edifici scolastici che accolgono giornalmente migliaia di studenti, di cui tantissimi vengono dalla provincia. Ha da muovere critiche alle amministrazioni precedenti e lei come pensa di spendersi per risolvere questi problemi?

“Troppi errori sono stati commessi in passato ed i risultati di queste scelte sbagliate sono sotto gli occhi di tutti.  Si è pensato a sfruttare i finanziamenti regionali e comunitari per realizzare opere di dubbia utilità mentre sarebbe stato più ragionevole pensare alle reali esigenze dei cittadini. Se Avellino non riesce ad avere una cittadella giudiziaria, esigenza ormai imprescindibile anche alla luce delle nuove esigenze del Tribunale di Avellino, a cui sarà presto accorpato quello di Sant’Angelo, e se le scuole, anche di proprietà comunale, faticano a ricevere risorse per gli ammodernamenti necessari  è stata colpa di una cattiva programmazione e della poca lungimiranza delle passate amministrazioni. Il mio impegno sarà quello di convogliare tutti i finanziamenti ancora reperibili per l’ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici pubblici esistenti, tenendo conto che in una città come Avellino non è più possibile pensare di avere strutture non antisismiche o non a norma”.

C’e’ nel bel mezzo della citta’ una stazione bus mai entrata in funzione, ritiene, qualora fosse eletto sindaco, di completarla e utilizzarla o questo le sembra un progetto da abbandonare?

“L’autostazione è una struttura strategica per lo sviluppo di questa città. Si trova collocata nelle vicinanze del campus scolastico e permetterà, una volta entrata in funzione, l’alleggerimento del traffico in zone centrali e la riqualificazione di Piazza Kennedy che versa ormai in condizioni simili ad una casba mediorientale. Non è però un edificio di proprietà comunale,  essendo stato trasferito, molti anni orsono, all’Air, la società di trasporti guidata dal candidato sindaco Preziosi. Quest’ultimo è quello che dovrebbe rassicurare la città sul completamento di tutte le procedure tecnico-amministrative su cui temo ci siano ancora ritardi. Per quanto riguarda le competenze afferenti l’amministrazione comunale, il sottoscritto si impegna a velocizzare la questione degli espropri e della viabilità in via di realizzazione”. 

Ci sono tanti problemi per la citta’: la mancanza di parcheggi alla Citta’ ospedaliera, la viabilita’ attorno ad essa, l’inquinamento ambientale di Pianodardine, gli eccessivi costi della macchina amministrativa. Insomma tante, troppe cose da fare. Quali sono i primissimi obiettivi da realizzare secondo lei ?

“La situazione economica delle casse comunali sarà la prima problematica da affrontare. Solo sapendo che cosa e quanto si può spendere si potrà pensare di poter porre rimedio ad alcune delle questioni sollevate. Sarà importante razionalizzare la spesa e fare economia e risparmi come quelli che stanno facendo gli Avellinesi in questo momento storico. Non è più immaginabile continuare a pensare di poter sprecare soldi per feste e festicciole, per decine di collaborazioni e consulenze. Bisognerà rivedere a ribasso contratti e convenzioni e risparmiare anche sulle spese correnti come per esempio l’energia elettrica: vorrei che l’illuminazione pubblica della città fosse totalmente adeguata con tecnologia led. In ogni caso la situazione della città ospedaliera non permette differimenti, bisognerà verificare innanzitutto  perché i lavori alla Bonatti sono fermi e provvedere immediatamente alla ripresa del cantiere”.

Che clima percepisce in citta’?  A suo avviso, l’orientamento dell’elettorato sembra indirizzato verso i partiti tradizionali o ritiene che ci possa essere spazio per il cambiamento, per voltare pagina e per realizzare il progetto di una citta’ nuova con il suo contributo?

“Veda, questa campagna elettorale è stranissima. Tutte le forze politiche in campo sono espressione di recenti e meno recenti amministrazioni di centro-sinistra. Sono candidati a sindaco due ex assessori come Giordano e Trezza, un vice-sindaco quale Festa, il Pd di Foti con assessori e consiglieri di maggioranza così come l’Udc di Dino Preziosi , che schiera assessori uscenti. Non differente  è la situazione di Cicalese e di Battista, con quest’ultimo che addirittura ha stretto alleanza con una lista civica ispirata dall’ex sindaco Galasso.  Fuori da questa palude politica esistono solo due offerte elettorali, ed una è la nostra quella di destra nazionale Msi; il resto è solo trasformismo e riciclaggio politico. Sono certo che la città lo comprenderà”.

Francesco Aufiero

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