Felice D’Aliasi: “Il Palermo andrà sicuramente in serie A. Per le altre due piazze è una lotta a cinque, con l’Avellino che potrebbe sorprendere tutti come fece il Pescara di Zeman”

Era da un po’ di tempo che non rilasciava dichiarazioni, soprattutto per via di alcune problematiche di carattere personale e familiare che lo hanno tenuto lontano dai riflettori dei media provinciali. Adesso siamo riusciti a convincerlo a darci la sua illuminata opinione sull’Avellino, il suo Avellino, del quale è assai innamorato (sia pure in maniera razionale, visto che è anche un mago delle statistiche). Stiamo parlando di uno dei piu’ esperti opinionisti campani: Felice D’Aliasi.

Felice, innanzitutto una domanda scontata: ti aspettavi che l’Avellino potesse essere al terzo posto alla 24esima giornata di campionato?

“Assolutamente no, ad inizio stagione, ma guardando il livello di campionato e come si è comportato l’Avellino durante tutto il girone di andata, dico che il terzo posto è meritato”.

Veniamo a quel che ha detto l’ultima giornata, con il pareggio dei Lupi a Terni, contro una squadra che veniva da tre vittorie consecutive. Per te è un punto guadagnato o due punti persi?

 “Un punto guadagnato se consideriamo il valore degli Umbri, ma due punti persi se guardiamo all’andamento della gara e alle numerose occasioni avute dai Biancoverdi”.

Anche se in classifica l’Avellino ha preso solo un punto, ritieni che il pareggio di Terni possa far rivedere in positivo i giudizi su quest’Avellino e soprattutto sulle sue prospettive?

“Sto vedendo che ci sono molte analogie con la stagione della promozione dei Lupi nella massima serie, cioè quella del campionato 1977-78, nella quale l’Avellino, dalla 15esima alla 24esima giornata, ottenne solo due vittorie (come quest’anno) e come quest’anno si trovava comunque a soli due punti dalla serie A. Particolare beneaugurante per i Lupi (che sabato prossimo affronteranno il Lanciano tra le mura amiche): alla 25esima giornata l’Avellino iniziò la cavalcata che la portò in serie A con la vittoria casalinga contro la Cremonese con un gol, guarda caso, di un certo Mario Piga”.

Felice, sbilanciati un po’: chi vincerà questo campionato, cioè quali saranno le due squadre che a tuo avviso conquisteranno i primi due posti per la promozione diretta in serie A?

“Questo campionato finora ha detto che la lotta ai vertici della classifica  è abbastanza equilibrata. Ritengo, comunque, che il Palermo arriverà primo, per una serie di considerazioni: la prima è che nella rosa della squadra siciliana c’è un calciatore, Hernandez, che, da solo, vale 14 milioni (vedi l’offerta, poi rifiutata, che era giunta per lui da parte del Southampton). Se si considera che nessuna squadra di questa serie B può vantare un parco giocatori dal valore complessivo di 14 milioni, ci si rende conto di quale sproporzione economica possa godere a proprio favore la società isolana. Poi, c’è da aggiungere che con due volponi come il presidente Zamparini e il Direttore sportivo Perinetti (che in due fanno un secolo di calcio) il Palermo saprebbe anche come racimolare, ove occorresse,   qualche punticino  fondamentale per la promozione sul finire del campionato. E poi, particolare non trascurabile,  la squadra siciliana mi pare pure molto portata dalla classe arbitrale, considerato che una settimana si e una no riesce ad ottenere un rigore a proprio favore. Per la seconda posizione, vedo bene, sempre  per una ragione strettamente economica, lo Spezia, il Cesena, il Pescara, il Carpi e il Latina, considerato che queste cinque squadre hanno alle spalle le società che hanno investito di piu’ in questo campionato”.

Felice, mi pare di capire che, a tuo avviso, l’Avellino potrà  centrare i play off. Ecco, secondo te dovrà accontentarsi solo di quelli oppure può addirittura aspirare a raggiungere anche la promozione diretta?

“Guarda, nel pronostico per il secondo posto non ho messo l’Avellino, non perché non credo nelle potenzialità della squadra bianco verde (anzi considero meno difficile andare in serie A agganciando il secondo posto che non attraverso i play off, che saranno difficilissimi), ma per il ragionamento di tipo economico che ho fatto sopra. Devi sapere che nelle ultime dieci stagioni del torneo cadetto, sono salite in serie A  sempre tre delle cinque squadre che  avevano investito di piu’ nella singola stagione. Tranne l’anno della promozione del Pescara di Zeman. Ma adesso, a distanza di un po’ di tempo, sappiamo il motivo  (essenzialmente tecnico) della clamorosa promozione degli Abruzzesi. In quella squadra c’erano fior di campioni, che adesso sono consacrati ai massimi livelli: vedi i vari Verratti, Insigne e Immobile”.

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