Flumeri, elezioni del 11 giugno: donne a confronto

Mancano poche ore alla chiusura della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale a Flumeri, ed il dibattito si fa sempre più serrato nei comizi di piazza, con scambio di colpi verbali dall’una e dall’altra parte delle due liste in lizza, che ricordano i capponi di Renzo di manzoniana memoria.
Quello, che invece manca in questa campagna elettorale, peraltro ricordato un po da tutti, è che il PD locale non è stato in grado di presentare una propria lista. In entrambi gli schieramenti, però, a titolo personale,  ci sono tesserati di questo partito, una volta egemone a Flumeri, basti pensare che, per quindici anni di seguito, ha amministrato il paese con poca incisività, ma che oggi, è l’ombra di se stesso, dilaniato da correnti interne.

In regime di “par condicio”, riportiamo quanto detto da due candidate delle opposte liste nei loro interventi, su cosa si prefiggono di fare per Flumeri, una volta elette.

Margherita Raffa (Lista N. 1 Flumeri Bene Comune), originaria di Zungoli, ma che vive da anni a Flumeri,  con toni pacati non riscontrati nei discorsi degli altri candidati maschi, nel Suo breve intervento ha detto:

“ E’ la prima volta, che mi candido in una competizione elettorale amministrativa. Ho accettato la candidatura da ben tre mesi, e non negli ultimi giorni precedenti la formazione delle liste, se sarò eletta mi farò promotrice di iniziative atte a valorizzare il territorio di Flumeri, in special modo l’agricoltura, l’artigianato, cercare di dare un marchio a quelle aziende locali, che non riescono ad emergere al di fuori dell’ambito comunale. E poi vorrei far riscoprire i mestieri di una volta, oggi estinti, coinvolgendo anche gli anziani per fare da maestri ai giovani. Mestieri, che sono scomparsi a causa dell’industrializzazione forzata dell’area flumerese. Inoltre, occorre maggiore attenzione al rifacimento delle strade, non basta fare solo rattoppi, occorre rifare in parte l’ illuminazione pubblica in special modo nella parte storica del paese e rifacimento di tratti di fognature obsolete”.

Alessandra Giacobbe ( Lista n.2 Progetto Flumeri) :

“ Non avendo trascorsi amministrativi ed elettorali, ho il vantaggio di avere una certa immunità sul piano dell’opinione sulla pubblica amministrazione. Allo stesso tempo, ho lo svantaggio di non avere il bagaglio di consensi di chi ha operato. Però, un altro privilegio esiste, ed è quello che le donne beneficeranno della normativa introdotta dalla Legge 07/04/2014 n,56, che il Comune di Flumeri ha recepito nel proprio statuto.
Per onestà devo ammettere che la forzatura alla base della stessa normativa, per eliminare una disparità di genere, esiste nei confronti dei candidati maschi, e potrebbe essere anche molto evidente, nel caso questi dovessero accumulare un sostanziale vantaggio elettorale. Appunto perché, è un po’ disagevole avere un bonus concesso dalla normativa e scavalcare chi ha lavorato per esempio egregiamente in Giunta nella passata amministrazione.
Sento di appartenere alla categoria delle persone di buon senso.
Guidare una amministrazione comunale vuol dire gestire le risorse di una azienda e stabilire delle priorità e fare delle scelte. E’ ovvio. Non desidero insegnare niente a nessuno, come creare posti di lavoro o coltivare la terra e creare servizi, ma mi piace immaginare il nostro paese fra qualche anno. Vorrei più stabilità sul piano del lavoro, una industria italiana autobus a cui venga riconosciuta una premialità per le commesse. Una zona industriale rilanciata e pronta ad accogliere nuovi investimenti, capace di invogliare le belle realtà già esistenti a non de-localizzare. Vorrei più aziende artigiane. Vorrei più verde in paese e più sicurezza e controllo del territorio, forse anche con l’installazione di telecamere in punti nevralgici. Vorrei una organizzazione consortile e un rilancio dell’agricoltura attraverso colture nuove, sia zenzero, canapa, lavanda o zafferano o altro in grado di garantire magari un reddito domestico. Vorrei più turismo e servizi attratti dalle nostre tradizioni e dal richiamo dell’uomo al centro di un ambiente pulito. Vorrei una città di Flumeri pronta ad aprire una porta sul mondo e sul futuro. E avere l’opportunità di estendere, il proprio abbraccio sul futuro, della gente della nostra comunità”.

 

 

Carmine Martino

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