Flumeri, grande successo per la mostra fotografica e la lettura delle fiabe del libro bilingue “Legàmi “.
Domenica scorsa in Piazza San Rocco è stato presentato il libro bilingue “ Legami “, edito da Delta 3, a cura della Fondazione Amedeo Iorillo e con il Patrocinio del Comune di Flumeri.
Il libro trae ispirazione dai racconti di Italo Calvino, per creare una collana di fiabe, narrazioni attraverso gli occhi e le rappresentazioni di ragazzi e bambini.
Vi hanno preso parte, oltre ad un nutrito numero di ragazzi e bambini, tutti alunni dell’Istituto Benedetto Croce di Flumeri, accompagnati dai loro genitori e dalle maestre dell’istituto.Ma, anche rappresentanti delle istituzioni locali, religiose, scolastiche e del volontariato. L’evento è stato possibile realizzarlo tramite il progetto finanziato dalla Regione Campania – con DGRC n,83 del 28/2023 – L.R. n. 7/2023. Contributi per la promozione e valorizzazione della cultura,
Tra gli intervenuti: Maria Rosaria Di Paola ( Presidente Fondazione Amedeo Iorillo), Don Claudio Lettieri ( Parroco di Flumeri e Trevico ), Franco Di Cecilia ( D.S. Istituto Comprensivo Statale B. Croce di Flumeri ), Angela Garofalo ( Assessore al Comune di Flumeri ), Silvio Sallicandro ( Editore), Francesco Giacobbe ( Presidente Protezione Civile Flumerese), Rosario Vitale ( Ideazione e sviluppo Legàmi) Puca Nera ( Vincitrice del palio 2024) . Ha moderato l’evento la scrittrice Paola Pepino.
La manifestazione, dopo i saluti di rito ai presenti da parte dell’Assessore Garofalo, a nome del Comune di Flumeri e di Don Lettieri come Parroco di Flumeri, i lavori sono proseguiti con la lettura da parte di alcuni alunni, delle loro “ fiabe “ che hanno partecipato al progetto, e riportate nel il libro bilingue Legàmi. Le fiabe, sono state tradotte in inglese a cura della Prof.ssa Maria Corlito.
Molti i relatori, che si sono succeduti, di cui ne riportiamo alcune sintesi: Silvio Sallicandro “ il libro nasce in seno ad una iniziativa promossa e finanziata dalla Regione Campania. Perché l’anno scorso 2023/2024 noi abbiamo avuto il ricordo del centenario di Italo calvino. Italo calvino, che ha scritto moltissimo per i ragazzi e per i bambini e ha raccolto pensate in tutte le fiabe , due fiabe irpine. E in questa attività, abbiamo pensato di coinvolgere i ragazzi di Flumeri dell’Istituto Benedetto Croce in un laboratorio di scrittura, dove l’argomento della scrittura doveva essere non chiaramente Italo Calvino, ma quella che è una dei patrimoni più importanti del territorio appunto il Giglio, l’obelisco di grano che ogni anno viene prodotto e realizzato qui a Flumeri. Cioè, quel tempo che non si racconta di quel legame che esiste tra le generazioni, quelle che sono tra nonni e nipoti e così via. Perché, non esiste nulla se non nella narrazione di qualcosa. Qualcosa esiste se sappiamoraccontare e possiamo tramandare. Omero stesso, quando scrisse l’Iliade e l’Odissea, l’ha fatto attraverso la narrazione e quindi oggi conosciamo la storia di Ulisse, Enea e Achille, grazie alla narrazione “.
Franco di Cecilia “ una serie di motivi andavano incontro all’esigenze della scuola di creare un curricolo locale, una sorta nuova di disciplina , che consentisse alla scuola di studiare le tradizioni, la cultura e quale migliore occasione il concorso per la valorizzazione del territorio. Un concorso, che va a valorizzare quella che è la tradizione più nobile e la più conosciuta della comunità flumerese il Giglio appunto. E, così facendo abbiamo cercato di creare questo incontro, tra una tradizione che non va dispersa e un interesse da parte delle nuove generazioni a cui ecco dedicati i sogni, le speranze di questa tradizione. Ma, anche questa memoria collettiva possa perpetuarsi nel tempo. Abbiamo i ragazzi impegnati con la loro fantasia, per loro creatività, con la capacità di scrittura e laloro capacità di narrazione. Abbiamo visto prodotti di qualità, che oggi ci sono presentati. Prodotti,che sono anche frutto della grande motivazione degli alunni, che quando si parla di cose interessante il cuore, ecco non si va per il sottile. Noi fatichiamo quando ai ragazzi dobbiamo insegnare i fiumi dell’Australia, le montagne del Brasile, ma non fatichiamo certo, quando dobbiamo interessarli su questioni che loro già conoscono, che conoscevano i loro padri, i loro nonni e che loro sentono il dovere in qualche modo di prendere il testimone e consegnarlo alle generazioni, che vengono dopo“.
Francesco Giacobbe “ l’esperienza della protezione civile di Flumeri, in questo progetto che richiama tradizioni ed il coinvolgimento di tantissimi bambini e ragazzi della nostra comunità, hanno colto l’essenza della parola di Calvino.
Ha concluso Maria Rosaria Di Paola “ mi fa piacere concludere questa serata, in ultimo con i ringraziamenti che sono dovuti, ma con una frase di Italo Calvino, che abbiamo tanto celebrato questa sera; l’arte di scrivere storie sta nel saper tirare fuori da quel nulla che si è capito dalla vita e tutto il resto. Ma finita lapagina, si riprende la vita e che ci si accorge che quello che si sapeva è proprio un nulla. Quindi, abbiamo bisogno di acquisire sempre nuove conoscenze e crescere sempre di più. Il progetto Legami, oltre ad essere un progetto di valorizzazione promozione e riscoperta del patrimonio artistico e delle tradizioni della Campania.E’, un mero progetto esemplare di rinascita del territorio per le nuove generazioni, evidenziando il ciclo della tradizione e cercando attraverso i racconti e spunti narrativi dei bambini, di spiegare la ragione dell’esistenza della tradizione della tirata del Giglio. L’uomo è tutt’uno con la sua terra e con le sue tradizioni “.
Carmine Martino