Flumeri, viticoltura: per la maggior parte delle piccole aziende, annata persa a causa della peronospora

Lo scorso anno 2022,  fu una delle migliori annate che si ricordano, per la raccolta dell’uva in Irpinia , sia per quantità che per qualità, interessando  tutto il settore della coltivazione delle viti,  sia per le piccole aziende a carattere familiare , che per le grandi aziende di produzione di vini pregiati, alcune di esse famose nel mondo.

E, tutti possono anche ricordare , la protesta dei contadini dello scorso anno, davanti la Prefettura, perché, le aziende vinicole di trasformazione, non ritiravano l’uva avendo le cisterne piene, a causa della pandemia degli anni precedenti.

Quest’anno invece, la raccolta sarà scarsa in modo speciale, per le colline che si affacciano sulla Valle Ufita e sul versante est che guarda la Valle del torrente Fiumarella. Queste aree agricole, dove le attività agricole sono interessate dalla viticoltura e dall’ olivicoltura, sono state nella maggior parte colpite  dalla “ peronospora “, in special modo, le contrade;  Scampata, Candelaro e il Serrone.

In queste contrade, le qualità dei vitigni tipo Aglianico,  Merlot e Moscato, la peronospora ha del tutto reso secco i grappoli d’uva, per  cui la raccolta è sfumata per il 2023.

Abbiamo contattato Angelo Corazzone un piccolo imprenditore agricolo della contrada Santa Maria – Scampata di Flumeri. Un agricoltore versatile, che si occupa  di viticoltura, cereali in genere e olivicoltura. Il quale,  ci ha spiegato i motivi di quanto accaduto ai vitigni per la produzione del vino:

Gli attacchi di peronospora in agricoltura  sono sempre letali, quando interessa le piante d’uva e se non si riesce a eliminarla nella fase iniziale, si perde tutto il prodotto, come sta accadendo quest’anno in alcune parti del nostro territorio flumerese. La causa principale a mio avviso, sono state le piogge giornaliere, dei mesi di maggio e giugno, che seguite dalla nebbia e dal calore solare, hanno causato troppa umidità e il prodotto è andato perduto . Da tutto ciò, si è salvato solo un tipo di vitigno, il Montepulciano, che si è dimostrato più resistente alla peronospora. Ma, si tratta solo di una piccola quantità, perché la coltivazione prevalente di uva in Irpinia, è l’Aglianico “.

Una vera disgrazia, per i piccoli agricoltori.

Carmine Martino

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