Foggia – Avellino 1 – 0, brutta ed inattesa sconfitta dei Lupi. Biancolino sul banco degli imputati

Foggia – Avellino   1 – 0

Foggia: De Lucia, Silvestro, Salines, Camigliano (13′ Dutu), Felicioli (dall’84’  Parodi), Tascone, Da Riva, Vezzoni, Emmausso (dal 73′ Kiyine), Sarr (dal 73′  Brugognone), Zunno (dall’84’  Mazzocco). All. Zauri A disposizione: Perina, De Simone, Danzi, Orlando, Marzupio.

Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Rigione, Enrici, Cagnano 6 (dal 46′ Tribuzzi), Armellino (dal 46′ Panico), Palumbo, Sounas (dal 78′ Rocca), Russo (dal 63′ D’Ausilio), Patierno, Lescano (dal 76′ Zuberek ). All. Biancolino. A disposizione: Marson, Todisco, Cionek, Manzi, De Cristofaro, Palmiero.

Arbitro: Andrea Calzavara di Varese.

Marcatore: al 38′  Vezzoni (F).

 

 

Brutta e deleteria battuta d’arresto per i Lupi allo Zaccheria di Foggia. Al cospetto di un’avversaria generosa ma modesta, sul piano dello spessore tecnico complessivo, l’Avellino va incontro ad una sconfitta inopinata ma certamente non immeritata, figlia di una prova incolore ed assai inconsistente dei calciatori in campo, e soprattutto dell’enorme confusione tecnico-tattica di Biancolino. E’ stata una partita che ha messo a nudo le enormi difficoltà di gestione del giovane allenatore biancoverde. Le perplessità della vigilia per questa partita, che costituiva un crocevia importante per le ambizioni di promozione della compagine irpina, si sono materializzate in maniera clamorosa allo Zaccheria di Foggia. Quella che è stata definita da tutti, addetti ai lavori e tifosi, la corazzata del Girone C, soprattutto dopo le operazioni del mercato di gennaio, è stata mandata in campo senza criteri costruttivi e senza idee chiare da parte del tecnico biancoverde. Purtroppo, Biancolino, a nostro avviso, si è reso protagonista di diversi errori di valutazione e di scelte che hanno mandato in tilt la squadra.

Biancolino ha commesso il primo errore tecnico-tattico rinunciando sia a Palmiero che a De Cristofaro (vale a dire a coloro che per tutto il campionato avevano retto la mediana biancoverde in maniera encomiabile). Il Pitone ha proposto l’inedita coppia Palumbo-Armellino in mezzo al campo, scegliendo di giocare a due in mediana, e preferendo Russo, affiancato da Sounas sulla trequarti sinistra, alle spalle della coppia di punte Patierno-Lescano. Una sorta di 4-2-2-2 a nostro avviso non proponibile contro una squadra veloce e sbarazzina come quella del Foggia.

E’ venuto fuori un primo tempo inconsistente sul piano del gioco da parte dell’Avellino, benchè la tecnica e la personalità di un piccolo fuoriclasse per la categoria, vale a dire Martin Palumbo, tentasse in tutti i modi di illuminare la manovra biancoverde. La squadra di Biancolino, pur mostrando in maniera palmare una consistenza tecnica notevolmente superiore agli avversari, soffriva e stentava a creare occasioni da gol (anche se il solito Patierno si rendeva protagonista di una grande occasione mancata a pochi passi dal portiere dauno). Ma l’Avellino è stato anche leggero e disattento in difesa, tanto che alla prima occasione della gara per i padroni di casa,  verso la fine del primo tempo, hanno subito il gol di Vezzoni di testa, che è stata un’autentica mazzata per i ragazzi in maglia biancoverde.

Constatato l’inefficacia dell’assetto iniziale, Biancolino nell’intervallo è corso ai ripari decidendo di mandare in campo i due esterni d’attacco Tribuzzi e Panico, in luogo del terzino Cagnano (buono il suo esordio) e di Armellino. Questi due cambi finivano con lo stravolgere l’assetto tattico della squadra irpina, che veniva a definirsi in una sorta di 3-2-3-2. Insomma, un guazzabuglio incredibile che finiva con il creare una confusione deleteria, per non dire perniciosa, nella trequarti avversaria, dove i singoli biancoverdi andavano spesso a togliersi reciprocamente spazio e raggio d’azione. Come se non bastasse a metà ripresa entrava anche D’Ausilio al posto di un evanescente Russo, andando a dare man forte (si fa per dire!) al “marasma operativo” della compagine di Biancolino. Tutto questo caos, ovviamente, ha favorito il Foggia, che ha avuto gioco facile nella fase difensiva, mettendo in condizioni l’Avellino di non arrivare al tiro verso la porta dauna.

In definitiva, una sconfitta che fa molta rabbia perchè si sarebbe potuta evitare se solo il tecnico dei Lupi fosse stato sorretto da un pizzico di buon senso e di lucidità tattica. Ragionando per paradossi, ma non tanto, forse l’abbondanza di elementi di spessore tecnico a disposizione è stata una chiave negativa per Biancolino, che in questa circostanza ha palesato tutta la sua inesperienza e inadeguatezza tecnica a gestire e a guidare una corazzata.

Ma il dopopartita, in sala stampa, è stata la “ciliegina” di un pomeriggio horror per Biancolino, che, richiesto di motivare le esclusioni dalla formazione di Palmiero e De Cristofaro, il Pitone ha dichiarato candidamente che , a suo avviso, i due mediani, veri artefici della grande risalita in classifica dell’Avellino, erano stati accantonati perchè avevano bisogno di rifiatare, avendo tirato la carretta per un intero campionato. Dichiarazioni assolutamente surreali ed inqualificabili, atteso che il tecnico biancoverde, sette giorni prima aveva avuto a disposizione una gara dall’impegno assai relativo, contro la Turris, per far riposare i due mediani!

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