Frosinone – Avellino, le pagelle ai Lupi: SuperGigi è tornato, ma bravi anche D’Angelo, Djimsiti e Migliorini

Radunovic    6.5

Concentrato, attento ed assai reattivo soprattutto nelle uscite alte: questo è un portiere vero; non può niente sul gol di Dionisi;

Gonzalez      5.5 

La sua estrazione di difensore centrale non lo aiuta per niente nelle chiusure sullo scatenato Mazzotta: l’esterno mancino frusinate  gli sguscia via quasi sempre, a cominciare dall’azione che porta al gol del vantaggio ciociaro;

(dal 68′  Belloni  6

Entra in campo per dare il suo contributo in fase di spinta, e tutto sommato non demerita);

Migliorini    7

Anche a Frosinone dimostra ampiamente che deve essere lui uno dei due centrali titolari: di testa è assolutamente imbattibile, ma anche palla al piede è sempre positivo e produttivo, con qualche ottimo lancio di cinquanta metri per gli attaccanti biancoverdi; tempestivo negli anticipi e nelle chiusure;

Djimsiti   7

Con a fianco il colosso di Peschiera del Garda, che lo coadiuva alla grande, il centrale ex Atalanta forma una delle coppie più forti della serie B, sicuramente la più consistente fisicamente; il suo avversario, tale Daniel Ciofani (mica uno qualsiasi), praticamente non tocca palla;

Perrotta  6.5

Un po’ come Migliorini: l’ex Teramo si sta conquistando il posto da titolare a suon di prestazioni assolutamente positive; ormai sembra padrone del nuovo ruolo di difensore esterno;

Laverone   6.5

E’ l’autentico jolly di Novellino: difende e attacca con la stessa intensità ed intelligenza tattica; Monzon ha capito che con l’ex vicentino in campo è come giocare con un uomo in più;

Moretti   6

Gioca soltanto mezzora, poi, sia per la sua condizione fisica ancora non ottimale, sia soprattutto per esigenze tattiche, viene chiamato fuori dalla contesa;

(dal 31′  Castaldo    7.5

SuperGigi è tornato: con lui in campo l’Avellino è sempre imprevedibile e pericoloso per le difese avversarie; gioca da prima punta, ma spesso si allarga o arretra per essere comunque nel vivo dell’azione offensiva biancoverde; il suo grande gol nasce non solo da una classe nettamente superiore alla media, ma anche dall’intelligente senso della posizione, che lo fa trovare al posto giusto al momento giusto; merita mezzo punto in più per il valore, estetico e di classifica, del gol realizzato);

Omeonga     6.5 

Gioca a corrente alternata, soprattutto nella prima parte di gara, ma è encomiabile nel finale quando svolge anche un lavoro oscuro di interdizione e di anticipo che si rivela assai efficace;

D’Angelo    7

Nelle battaglie  trova il suo “humus” naturale: il guerriero di Ascea si esalta soprattutto nell’interdizione e nella ripartenza; notevole la presenza e l’importanza del capitano nel concitato finale;

Bidaoui      6

Gioca per la prima volta una gara completa, per novanta minuti ed oltre, accusando alla fine un evidente calo fisico-atletico, ma dà il suo contributo alla causa biancoverde, regalando anche sprazzi di imprevedibilità che mettono in affanno la retroguardia frusinate;

Eusepi   6.5

La lotta, il combattimento con l’avversario è il suo “pane quotidiano”, e Re Umberto non si sottrae mai; anche da solo in mezzo a tre avversari si fa valere; per non parlare dell’enorme dispendio di energie che gli costano i tanti intelligenti movimenti senza palla;

( dal 34′ st  Verde  S.V.);

Novellino     7 

Questo Avellino (salta agli occhi) ha il carattere, il cuore e la grinta del suo mister: Monzon ha saputo creare un gruppo che risponde con puntualità ed efficacia ai suoi dettami tattici e alle sue continue sollecitazioni nel corso della gara; il tecnico di Montemarano, pure a distanza di tanti anni, vive la partita come se fosse ancora un calciatore; intelligente e determinante la sua mossa di gettare nella mischia anche dopo soltanto mezzora il redivivo Castaldo.

 

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