Gesualdo, il finale della festa di San Vincenzo Ferreri che non ti aspetti: tutti a ballare fino a tarda notte

La festa di San Vincenzo Ferreri ha avuto inizio, ieri in mattinata, con il tradizionale “Volo dell’Angelo” come ogni ultima domenica di agosto a Gesualdo. La processione pomeridiana e’ terminata con la benedizione dell’Angelo che e’ rientrato al cielo: “…benedico le vostre case, le vostre campagne e i vostri parenti, che per motivo di lavoro sono lontani da Gesualdo…”, percorrendo a ritroso il tragitto della mattinata dal campanile della Chiesa del SS. Rosario alla torre del Castello. Dopo la serata musicale che prevedeva un concerto bandistico, il finale che non ti aspetti. Dal palco, al centro di Piazza Neviera, che la mattina aveva ospitato il Diavolo iniziava il suo spettacolo un dj. Avrebbe trascinato la piazza gremita di gente con la sua musica per quasi due ore. Gli organizzatori inflessibili nel rispetto dell’orario di chiusura stabilito, alle due, ponevano fine ai festeggiamenti che in passato non aveva mai avuto questo epilogo cosi’ movimentato,  e coinvolgente, che ha fatto divertire proprio tutti.

Va in archivio anche questa estate piena di eventi in paese. Tante feste, manifestazioni che hanno riscosso il consenso della gente. Saperi e Sapori, Folk Event hanno richiamato migliaia di presenze. Le due serate jazz della Fondazione “Carlo Gesualdo” hanno voluto testimoniare l’impegno a proseguire nella diffusione della conoscenza della figura storica del Principe dei Musici Carlo Gesualdo. Poi, le due feste tradizionali degli ultimi due fine settimana di agosto prima San Rocco e poi, appunto, San Vincenzo. Entrambe hanno proposto spettacoli di qualita’ sia per comicita’ che musicali ( rispettivamente I Ditelo Voi e James Senese) premiati dalla presenza di tanti a testimonianza del godimento dei programmi proposti. Da oggi si torna alla monotonia di ogni giorno. A “breve” dovrebbe riaprire definitivemente il Castello. Dalla celerita’ della sua apertura prima e dalla capacita’ della scelta giusta della sua utilizzazione poi, si gioca molto del destino del paese. Pochi dispongono di un patrimonio cosi’ articolato: dal centro storico, ai monumentali palazzi Pisapia- Mattioli, al Castello e soprattutto dal suo inquilino Carlo Gesualdo, altrove venerato e fatto oggetto di tanti studi e approfondimenti. Servono idee, quelle giuste, compatibilmente con le disponibilita’ esistenti, e soprattutto vincenti.

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